Innovazione

Il progetto di Essilux: Occhiali come computer indossabili al posto dello smartphone

Milleri al Financial Times: “Ci sarà un salto tecnologico paragonabile a quello dai cd allo streaming nella musica”

Alleanza Essilix Meta

Essilorluxottica e Meta si preparano a realizzare occhiali così simili a computer da essere in grado di sostituire anche i più avanzati modelli di cellulare. In questo modo sostituiranno gli iPhone di Apple e gli apparecchi di Samsung o Google come strumento principe tramite il quale l’uomo – nuove generazioni in testa – si interfacciano e socializzano con il mondo.

A parlare del progetto, dopo le prime indiscrezioni sulle lenti smart del futuro filtrate a settembre, è stato il numero uno della stessa Essilux, Francesco Milleri, spiegando al Financial Times come tutto questo rappresenti l’evoluzione di quanto aveva già intuìto il fondatore di Luxottica Leonardo Del Vecchio, scomparso nel giugno nel 2022, quando capì nel suo laboratorio di Agordo già negli anni ’60 che gli occhiali erano parte della vita quotidiana.

Gli occhiali sono infatti già appoggiati sul naso di miliardi di persone nel mondo per permettere loro di vedere. Utilizzatori peraltro destinati a crescere di numero di pari passo con il  progressivo invecchiamento della popolazione e sempre più bisognosi di servizi sanitari.

Da qui la ratio dell’avvenuta fusione dell’italiana Luxottica con la francese Essilor per riunire le montature e le lenti in unico polo dell’ottica capace di fare affari con la sua rete di negozi radicata in tutto il mondo. E’ poi però esploso lo tsunami della tecnologia, intelligenza artificiale compresa. A cui Essilux e Meta reagiscono appunto con il nuovo progetto che ruota attorno agli “occhiali informatici”.

Secondo Milleri, infatti, gli apparecchi wearable anche grazie alle potenzialità dell’intelligenza artificiale finiranno per prendere il posto di tanti strumenti oggi in uso, smartphone compresi. A quel punto ha proseguito il manager di Essilux, assisteremo a un cambio di tecnologia simile a quello che ha visto lo streaming mandare di fatto in pensione i cd nella fruizione quotidiana di una musica ormai divenuta liquida.

Essilux vuole farsi trovare pronta alla rivoluzione, sfruttando la posizione di forza sul grande pubblico dei suoi occhiali, già oggi essenziali per un diffuso esercito di miopi, presbiti e astigmatici. Una caratteristica questa che differenzia gli occhiali in modo netto da device smart  come braccialetti o anelli, che hanno cavalcato le tendenze della moda anche con un certo battage pubblicitario, ma che non sono essenziali. O che perlomeno sono destinati solo a quello scopo e quindi rischiano di avere vita breve nelle preferenze di acquisto dei consumatori.

Insomma, gli occhiali saranno lo strumento per varcare quel nuovo mondo del tutto artificiale, che nelle eliche del suo Dna ha elementi come ChatGpt e cloud computing, la realtà aumentata e il digitale.  La conseguenza è il possibile ingresso di Meta, con una quota che potrebbe aggirarsi attorno al 5%, nel capitale di Essilux che ha ormai raggiunto un valore di Borsa prossima ai 100 miliardi.

A confermare la convergenza in corso si aggiunge il fatto che lo stesso Mark Zuckerberg abbia annunciato di voler trasformare Meta nella “Samsung d’Europa” per quanto riguarda la tecnologia indossabile. Un assaggio di quello che potranno essere i nuovi smart glasses Essilux è contenuto nei Ray-Ban Meta corredati di fotocamere e assistente vocale. Un’innovazione di prodotto che, specifica Essilux, ha già riscosso un notevole favore dal punto di vista delle vendite.

Leggi anche: Essilux lancia gli occhiali per sentire.

Secondo le stime degli analisti le big tech americane – da Amazon a Google passando dalla stessa Meta – investiranno quest’anno oltre 200 miliardi nelle nuove tecnologie. La sfida è aperta.

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