Ogni giorno sentiamo notizie con gli approdi di qualcosa o qualcuno nel metaverso, dal calcio agli immobili, dall’abbigliamento di lusso alle auto. Ma come nel mondo reale anche nel metaverso c’è qualcosa che ci perseguita: il mutuo bancario. A ricordarci quanto virtuale e reale saranno concetti superflui.
Il primo mutuo nel metaverso
TerraZero Technologies, azienda di Vancouver, ha emesso uno dei primi mutui nel Metaverso. Ad essere importante per loro è la relazione e la fiducia. I mutui e la disponibilità di finanziamenti accelereranno lo sviluppo e l’adozione del Metaverso. Come un’ipoteca su un immobile fisico, il cliente effettua un pagamento mensile fino all’estinzione del prestito, durante il quale il prestatore possiede il bene ma concede al cliente determinati diritti, come lo sviluppo e l’affitto di proprietà sul proprio terreno. Il cliente ha anche accesso immediato per sviluppare sul proprio terreno, pianificare eventi, amministrare i mercati digitali e ospitare il proprio ufficio aziendale interno.
TerraZero ha spiegato che i clienti interessati possono guardare e scegliere offerte ed elenchi (inclusi, ma non limitati, a dimensioni del terreno, posizione ed elementi di costruzione di prefabbricati applicabili) sulla loro piattaforma. I clienti di TerraZero che intendono finanziare l’acquisto di immobili virtuali (rappresentati come token non fungibili ) utilizzeranno gli NFT del cliente come garanzia di asset digitali.
Possono anche proporre altri asset NFT mirati per una transazione individuale basata su mutui. Da qui nascerà quindi l’esigenza di un nuovo consulente moderno. Come per un tipico mutuo nel mondo reale, i clienti devono effettuare pagamenti mensili fino al momento dell’estinzione del mutuo. La terra virtuale (NFT) verrà poi completamente trasferita al cliente.
Sta emergendo un’economia completament nuova.
Perchè le persone dovrebbero chiedere un mutuo nel metaverso?
La quantità di terreni e spazio, in un metaverso decentralizzato come Decentraland, è limitato ed il prezzo sta progressivamente aumentando. Se si volesse costruire un gioco, ospitare un evento o avere un negozio, necessiterai di quegli spazi. Queste attività potranno poi creare valore, anche economico, quindi vigono le stesse regole del mercato tradizionale.
Essendo una risorsa scarsa, nel tempo potrebbe diventare più desiderabile e quindi ci sarà la disponibilità a pagare prezzi più alti. Si pensi che già da ora una parcella di terreno su Decentraland costa dagli 8.000 agli oltre 12.000 dollari. Quelli che hanno vissuto bolle immobiliari nella vita reale, potrebbero dire che è una situazione che si ripete. Altri potrebbero dire che la fortuna aiuta gli audaci. Qualunque sia la propria scuola di pensiero su questo, non c’è dubbio che siamo tutti in un nuovo territorio.
Che cos’è Decentreland?
Decentraland è tra le principali piattaforme di metaverso del momento, un mondo virtuale completamente aperto in cui gli utenti sono chiamati a interagire tra loro come in una vita parallela, socializzando e prendendo parte alle attività e all’economia di Genesis City. Decentraland è anche governato da un’organizzazione autonoma decentralizzata (DAO) che consente ai titolari di token di votare sulle politiche all’interno del metaverse.
Questo mondo è composto da 23 Km2 di terreno virtuale suddiviso in 90.601 terreni, ogni terreno ha una sua coordinata (x,y) ed è associato ad un NFT. Una volta che si è proprietari, si possono creare qualsiasi tipo di contenuto: case, palazzi, opere d’arte, videogiochi, eventi, gestire punti vendita: come un vero e proprio mondo, ogni utente può esplorarlo, visitarlo e partecipare agli eventi proposti dagli altri utenti. Oltre ad acquistare terreni si possono acquistare anche beni e servizi.
E se puoi comprare beni e servizi, indovina? Puoi anche produrli e venderli!. Una caratteristica importante del mercato Decentraland quindi è la sua capacità di consentire alla comunità di creare i propri NFT, caricarli e offrirli in questo mercato. Gli acquisti avvengono tramite la loro (cripto)moneta ufficiale chiamata MANA il cui valore cresce in proporzione alla crescita di Decentreland e si possono acquistare o rivendere negli exchange di cryptovalute.
Il valore di una singola unità di Mana ha un valore al momento pari a 2,74 euro. Occorre però precisare che tale valore è in continuo mutamento, dal momento che l’andamento del mercato varia quotidianamente. Basta infatti osservare il valore avuto in passato dal Mana per notare come vi sia stato un picco di 5,27 euro tra novembre e dicembre 2021 per poi calare nuovamente e, tra alti e bassi, stabilizzarsi su circa 3 euro. Rispetto a molte altre valute, il numero dei MANA è “bloccato” numericamente a 2.194.460.527 token, di cui 1.816.935.591 token in circolazione.
La differenza fondamentale tra piattaforme come Second Life e i metaversi blockchain è l’esistenza di portafogli virtuali. I token, oltre a facilitare la creazione della propria economia all’interno del metaverso, consentono di connettere il gioco con il mondo reale. Cioè, consentono a qualsiasi profitto realizzato all’interno di questi mondi virtuali di essere immediatamente convertito in denaro per il mondo reale. Se sei curioso di capire come è fatto questo nuovo mondo, ti basterà andare su questo link: https://play.decentraland.org/
JPMorgan è la prima banca tradizionale nel metaverso
A poche settimane dall’annuncio del primo mutuo, arriva la notizia dell’apertura della prima banca tradizionale nel metaverso, e non una qualsiasi, tra le più grandi banche mondiali: JPMorgan, che sigilla così il passaggio da moda del momento a realtà da esplorare.
Si proprio JPMorgan, quella banca il cui amministratore delegato è stato uno degli scettici più espliciti di Wall Street nei confronti del bitcoin e delle relative risorse digitali.
I motivi che hanno spinto JPMorgan a entrare nel Metaverso sono essenzialmente due, ovvero il recente aumento dei prezzi dei terreni digitali in Metaversi come Decentraland il cui prezzo medio per un appezzamento di terreno virtuale è raddoppiato in soli sei mesi l’anno scorso, passando da 6.000 dollari a giugno a 12.000 dollari a dicembre (secondo il rapporto Onyx) ed il contemporaneo successo di molte aziende dell’intrattenimento nel virtuale. I marchi più importanti al mondo stanno contribuendo acquistando spazi in modo da poter creare negozi virtuali e altre nuove esperienze monetizzabili.
Al contempo, però, JP Morgan è attenta anche ad illustrare le discrepanze tra l’entusiasmo creato attorno al Metaverso e la realtà dei fatti, spiegando che quest’ultimo deve ancora migliorare sotto diversi aspetti. Secondo JP Morgan il Metaverso rappresenta un mercato da 1 trilione di dollari che, nei prossimi anni si infiltrerà in ogni settore.
Non ci sono dubbi che JP Morgan veda in questa realtà virtuale un importante opportunità di mercato che con gli anni continuerà a diventare sempre più presente nella vita degli utenti. Durante la sessione pre-market di mercoledì le azioni di JPMorgan erano in calo dello 0,14%; al momento della pubblicazione, il token nativo di Decentraland, MANA, era in rialzo giornaliero del 6,9% a 3,27 dollari.
Questa economia di proprietà democratica – ha affermato JP Morgan nel suo rapporto – unita alla possibilità di interoperabilità, potrebbe sbloccare immense opportunità economiche, per cui beni e servizi digitali non sono più vincolati a una singola piattaforma o marchio di gioco.
Da una prospettiva sociale, lo sviluppo di esperienze virtuali più coinvolgenti sta aiutando le persone a costruire comunità basate su valori condivisi e a potersi esprimersi in modi nuovi e diversi.
Conclusioni
Se prima poteva essere dubbia la crescita e lo sviluppo del Metaverso, ora l’unica domanda è quando questa verrà consolidata. A questo proposito sarà necessario valutare quello che sarà il reale impatto del metaverso sulla vita delle persone. Non tutti potrebbero essere pronti ad un cambiamento epocale che avrà con tutta probabilità lo stesso impatto che hanno avuto a loro tempo la rivoluzione di Internet e l’affermarsi dell’ecosistema mobile.
Attualmente, tuttavia, il metaverso è ancora afflitto da una scarsa esperienza dell’utente, limitate prestazioni degli avatar e ci sono ancora questioni salienti come sulle normative e sulle tasse sempre più urgenti da affrontare in un settore che sta diventando sempre più attrattivo.
Aziende come Meta, Apple, Google e Microsoft potrebbero investire nel metaverso oltre 50 miliardi di dollari nei prossimi 5 anni e, con il progressivo consolidamento delle nuove tecnologie ed esperienze, il ritmo degli investimenti andrà probabilmente ad aumentare parallelamente al numero degli utenti, o forse meglio chiamarli abitanti.
Deborah Ullasci, 18 febbraio 2022