InnovazioneLavoro

MotoGP: Suzuki lascia. Pesano sui conti gli effetti della crisi e forse un’indagine della magistratura tedesca

Innovazione / Lavoro

Nessuno immaginava che meno di due anni dopo quell’impresa ecezionale, vincere il campionato del Mondo della MotoGP con Joan Mir, Suzuki si sarebbe preparata a uscire di nuovo dal paddock della MotoGP.(era già accaduto nel 2012 che la Suzuki abbandonasse le corse).

Suzuki non ha ancora annunciato ufficialmente il suo ritiro, ma diversi media hanno riferito che la casa motociclistica. è prontissima a lasciare. Per adesso non si ha alcuna notizia di ciò che avverrà a piloti ed al resto del team.

La squadra è attualmente impegnata nei test a Jerez dopo il Gran Premio dell’altro ieri concluso con Mir al sesto posto e Rins (il secondo pilota ) diciannovesimo e fuori dalla zona punti.

Suzuki si era già ritirata dalla MotoGP nel 2012, per poi riapparire con un progetto a lungo termine e una squadra guidata da Davide Brivio nel 2015. Naturalmente c’è gran subbuglio nel Mondo delle corse.

La decisione della Suzuki, sarebbe legata alla contingenza economica ed alle sofferte scelte aziendali che si è chiamati a fare nei momenti recessivi. Ma non è escluso che il fullmine a ciel sereno sia caduto anche in virtù di un’indagine in corso e che vede coinvolta proprio l’azienda giapponese.

Solo qualche giorno fa, come racconta un articolo di Bloomberg

La azioni di Suzuki  sono scese fino al 7% dopo che i pubblici ministeri tedeschi hanno aperto un’indagine sulla casa automobilistica giapponese per presunto uso di dispositivi che manipolano le letture delle emissioni.

Suzuki  è accusata di aver venduto più di 22.000 modelli SX-4 S Cross, Swift e Vitara con motori truccati. Agli acquirenti non è stato detto che i veicoli non soddisfacevano gli standard legali europei.  Il software sarebbe stato fornito da Marelli, secondo la dichiarazione.

Suzuki e Marelli hanno affermato che stanno collaborando con le autorità, mentre Stellantis non ha risposto immediatamente alle richieste di commento inviate via e-mail. Da Stellantis per ora nessuna risposta. Ma intanto arriva la sospendione dalle corse…

E potrebbe essere la prima di una lunga serie