Un progetto che mette l’Italia in prima linea
RoboIT è di fatto il più importante hub europeo dedicato allo sviluppo di tecnologia robotica. Sostenuto da investimenti complessivi di 40 milioni di euro da parte di CDP Venture Capital SGR. Il Polo RoboIT opera secondo un modello hub&spoke, mettendo a disposizione dei ricercatori le risorse economiche e le competenze specialistiche per realizzare un primo studio di fattibilità tecnico e di business all’interno dei Centri Universitari aderenti (spoke) e successivamente servizi di accelerazione a supporto della nascita di nuove imprese presso gli spazi dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova (hub).
In breve, l’obiettivo è quello di rendere concreti i risultati della ricerca scientifica realizzando un tessuto di startup capace di trasformare la teoria sviluppata nei laboratori in lavoro, innovazione e futuro.
CDP Venture Capital SGR, inoltre, attraverso il Fondo di Technology Transfer, con una dotazione di 275 milioni di euro, investirà in tutta la filiera del Trasferimento Tecnologico attraverso la creazione di Poli Nazionali distribuiti sul territorio. Saranno stipulati accordi con le principali università e centri di ricerca per finanziare le fasi iniziali delle startup e potenziare la crescita delle migliori aziende sul mercato (approccio di sistema che, facendo leva sulle opportunità più promettenti della ricerca italiana, tenta di far nascere nuove generazioni di imprenditori e di investitori).
In Italia, infatti, il comparto industriale Robotica e Automazione è in grande sviluppo e rappresenta un’eccellenza nel mondo per i suoi centri di competenza, con oltre 104 mila imprese (+10% negli ultimi 5 anni) e un fatturato che nel 2020 è stato di circa 5 miliardi di euro. Sono già oggi oltre 615 le startup e Pmi innovative del settore e oltre 6000 i brevetti europei in robotica depositati negli ultimi 10 anni in Italia: un mercato globale che nei prossimi 5 anni prevede una crescita del +245% in applicazioni di logistica e del +189% in ambito biomedicale. Dati che portano a una chiara considerazione: la sfida globale si giocherà sull’industria robotica e l’Italia vuole essere sul podio dei paesi innovatori.
I partner coinvolti nell’operazione
RoboIT è il primo dei Poli nazionali in progetto, che nasce in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova e coinvolge:
- l’Università di Napoli Federico II, l’Università degli Studi di Verona, e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, tra i maggiori Centri di ricerca in Italia specializzati nel settore.
- Pariter Partners, holding di investimento che guida il primo e unico syndicate network italiano specializzato sul deep-tech e che, oltre a co-investire nel progetto, si occupa del supporto di accelerazione imprenditoriale dei ricercatori, affiancandoli nelle fasi di sviluppo dei prototipi e durante la costituzione delle società.
- Leonardo, multinazionale italiana dedicata al presidio delle tecnologie strategiche per la sicurezza del paese che contribuirà con il proprio know-how dal punto di vista tecnologico e di mercato.
- Eureka! Fund I – Technology Transfer, fondo di Venture Capital di Eureka! Venture SGR, specializzato in Scienza e Ingegneria dei Materiali Innovativi anche applicati alla robotica.
- Cysero EuVECA, Fondo di Venture Capital di AVM Gestioni SGR SpA Gestore EuVECA specializzato in investimenti nella Robotica.
Inoltre, sono presenti anche accordi con Enti Istituzionali e altre aziende che andranno a incrementare l’investimento di 40 milioni di euro già stanziato da parte di CDP Venture Capital, con un effetto leva stimato complessivo di oltre 100 milioni di euro in 4 anni per la creazione e lo sviluppo di più di 50 nuove aziende.
I primi progetti
Ad oggi, sono stati visionati 80 progetti, con 15 già in fase di lancio, con il fine di arrivare poi a selezionarne otto l’anno, con un impatto di investimento fino a due milioni di euro. Dalla riabilitazione robotica alla chirurgia robotica, dalla guida autonoma ai servizi legati al mondo della ristorazione, questi gli ambiti di ricerca e realizzazione.
Pariter gestirà le iniziative in termini di scouting, identificazione dei team, validazione della tecnologia, selezione delle opportunità di investimento. Per vedere queste applicazioni sul mercato ci vorrà comunque molto tempo, considerando la fase della certificazione, dell’approvazione, dell’affinamento della tecnologia per un ciclo di vita completo che dura dai due ai quattro anni.
Umberto Macchi, 17/11/2021