Rotta su Genova per il “Garibaldi”: come negli Usa un museo della Marina

Su iniziativa dell’Ammiraglio Biraghi (Centro Bono) il progetto che mutua, a Genova, New York e San Francisco

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Nave Garibaldi

A New York la portaerei Intrepid accostata al Pier 86 è diventata non solo una delle principali attrazioni della Grande Mela, ma anche un Centro di riferimento, museale, congressuale e scientifico per tutto il mondo marittimo, aeronautico e, di recente, aerospaziale. Non casualmente sta ospitando un evento, intitolato Apollo, sul futuro dell’industria aerospaziale.

Attraversato l’Oceano Atlantico e tornati dalle nostre parti si avvia a compiere vent’anni l’avventuroso trasferimento del sommergibile Toti, della Marina militare Italiana, rimasto per oltre 4 anni bloccato nel porto fluviale di Cremona e spostato, grazie a un’idea dell’ex Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Sergio Biraghi, al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, dopo aver attraversato a bordo di mezzi gommati speciali le campagne lombarde e le strade della periferia e del centro di Milano.

L’Ammiraglio Biraghi “traslocatore” di navi

Oggi si apre la possibilità di gemellare idealmente queste due esperienze: e non è un caso che alla base del progetto per trasferire l’ex ammiraglia della flotta italiana e prima portaerei con il tricolore, in ari di dismissione per compiuti 40 anni di servizio, nel porto di Genova, abbia ancora origine nell’esperienza marinaresca dell’Ammiraglio Sergio Biraghi, oggi nella sua veste di vice presidente del Centro studi Giuseppe Bono.

Il Giuseppe Garibaldi (tutte le navi militari, con buona pece della cultura dominante, sono contraddistinte da un articolo maschile)  può fare rotta su Genova grazie a un progetto, che prevede la sua  trasformazione della unità militare, che compie 40 anni, in un sito museale, culturale, congressuale e di formazione sulla marittimità dell’Italia, sul Mediterraneo e sulla Marina. Destinazione finale: il porto di Genova, in continuità assoluta con il suo stato di servizio, nel momento che cesserà il suo lungo servizio in mare.

I modelli New York e San Francisco

Il progetto, che è già stato condiviso nelle sue linee essenziali con i vertici della Marina Militare Italiana ricalca per filosofia dell’intervento quello che ha fatto della portaerei USS Intrepid una delle principali attrazioni turistiche e culturali di New York. Un grande sito in grado di polarizzare interessi turistici, congressuali, di studio e di favorire al tempo stesso l’insediamento a Genova, non casualmente in una porzione di porto immediatamente a ridosso dell’area crocieristica, di importanti realtà direttamente connesse con la vocazione marittima e mediterranea del più importante porto del Paese. Ma potenzialmente potrebbe essere più simile al polo museale della Marina americana a San Francisco, affiancando il Garibaldi all’attuale Museo del Mare, all’Acquario e alle strutture del Polo Universitario. E il Museo della marina di San Francisco fu interamente finanziato dal  Fondatore della Bank of America, il banchiere italiano, Peter Giannini.

Anche a Genova – secondo i primi sondaggi effettuati  – si sta ricreando lo stesso habitat favorevole, sia a livello istituzionale (in primis da parte del Sindaco Marco Bucci) che di grandi gruppi e famiglie imprenditoriali che hanno già manifestato un primo interessamento a far parte dell’avventura-Garibaldi. Per altro, proprio a Genova, il precedente dell’Acquario ha dimostrato come queste iniziative dispieghino in breve tempo tutta la loro potenzialità e diventino non solo simboli ma elementi trainanti per la città..

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