Shanghai e Pechino sono gli epicentri delle proteste contro la politica dello “zero Covid” del governo. Accade anche in altre regioni e città. A Nanchino, Wuhan e Qingdao.
I manifestanti che per la prima volta prendono di mira direttamente il Partito comunista cinese e il presidente Xi Jinping.
Urlano, cantano, ballano, ma la parola che “tuona” forte negli slogan rilancati nelle manifestazioni di lavoratori e studenti è: libertà.
Leopoldo Gasbarro 28 novembre 2022
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