Lavoro

La gamification conquista sempre di più il mondo delle aziende: scopriamo perché

Lavoro

Formazione, training, comunicazione, promozione sono oggi sempre più influenzate dalla gamification. Questo perché coinvolge i dipendenti, stimola la produttività e diverte: ecco perché tantissime aziende scelgono di utilizzare a più livelli le dinamiche del digital gaming.

Il termine “gamification” deriva dal verbo gamify (ludicizzare), che a sua volta deriva dal sostantivo game (gioco). Quando si parla di gamification ci si riferisce all’applicazione di meccaniche e principi tipici del gioco e nell’adozione di strategie di game design, in particolare dei videogiochi, in contesti non ludici, con l’obiettivo di stimolare l’interesse di un target e spingerlo a compiere azioni specifiche, spesso legate al marketing (coinvolgere, motivare, sensibilizzare, fidelizzare, vendere…).

La parola “gamification” ha acquisito sempre più popolarità dal 2010, per indicare l’incorporazione di meccaniche legate al concetto di ricompensa tipiche dei videogame tradizionali, all’interno del mercato emergente dei social game su Facebook, che per primi hanno lanciato una monetizzazione basata sulla vendita di prodotti virtuali in cambio di soldi reali. Dunque, dal mondo dei videogiochi da PC e console al mondo dei giochi online, per poi straripare dagli argini del gaming e affermarsi nei contesti più vari, al servizio di obiettivi promozionali, educativi e sociali.

Gamification, gratificazione e Nudge Theory

La gamification impiega le meccaniche del gioco per stimolare alcuni istinti primari come la competizione, l’espressione di sé, la dimostrazione del proprio potenziale, l’affermazione in termini di status sociale e di successo, il desiderio di conquistare premi o ricevere ricompense.

Le dinamiche ludiche sono infatti estremamente efficaci nel motivare le persone a prendere una decisione o compiere un’azione, tramite incentivi immediati o rinforzi positivi, come descritto dallaTeoria dei Nudge, che è alla base della gamification.

Secondo la “Nudge Theory”, nata nel campo dell’economia comportamentale e della filosofiapolitica, suggerimenti e sostegni positivi possono influenzare il processo decisionale di gruppi e individui con un’efficacia pari, se non superiore, a quella di regole, leggi e coercizioni.

Il fulcro di questa teoria sta nel concetto di nudge, in italiano “spinta”, “pungolo”, inteso come “qualunque elemento, nell’architettura delle scelte, sia in grado di alterare il comportamento delle persone in modo prevedibile, senza impedire la scelta di altre opzioni.

I pungoli non sono ordini. Per esempio, proporre della frutta a qualcuno è un nudge, proibire il cibo spazzatura no”, come sostiene RichardThaler, Premio Nobel per l’economia. In pratica, l’obiettivo del nudging è quello di influenzare gentilmente le decisioni di qualcuno, senza obblighi, divieti e soprattutto senza privarlo della libera scelta.

Tra le dinamiche psicologiche sfruttate dalla gamification, oltre a quella del nudge, c’è anche quella della gratificazione immediata: il desiderio di un premio immediato, anche se piccolo, è spesso più forte della promessa di un premio più grande, previsto in un secondo momento.

In che modo un brand o un retailer può trarre profitto dalla gamification?

La gamification stimola un comportamento attivo e misurabile, poiché ha la capacità di coinvolgere il target attivamente, di spingerlo a compiere un’azione o ad avere un determinato comportamento. Una partecipazione attiva del target è ovviamente più preziosa rispetto alla ricezione passiva dello stesso messaggio, poiché diventa esperienza memorabile e significativa perl’utente.

Le azioni, inoltre, sono misurabili e tracciabili: raccogliendo i dati legati al comportamento del target all’interno del contesto gamificato, l’azienda può profilare meglio la propria audience e sviluppare strategie di data-driven marketing.

Se quasi tutto può diventare digital e business online, come spiego nel mio ultimo libro Internet e l’anello della fuffa, di sicuro tutto può essere “gamificato”: un servizio, un contenuto, un processo, un sito, una campagna, un’app, una community.

Grazie alla Gamification, un’azienda può influenzare il comportamento del proprio target, stimolando un interesse attivo verso undeterminato messaggio, prodotto o servizio, oppure migliorando le performance dei dipendenti.

Quali sono i principali obiettivi della gamification?

• Potenziare l’engagement dei prospect e clienti

• Incrementare la brand awareness

• Arricchire la customer experience su tutti i touchpoint di un ecosistema• Accrescere la brand loyalty da parte del target

• Affinare la profilazione del target

• Migliorare la strategia di Employer Branding

• Aumentare l’Employee Retention

5 motivi per cui la gamification ha così successo

1. Diverte e stimola la produttività

Giocare è sempre divertente, soprattutto con l’immediatezza dei digital games. Dinamichedivertenti tendono a promuovere la motivazione, la produttività e la riduzione dello stress deidipendenti.

2. Rende protagonisti

Il gioco ribalta la prospettiva: non sei tu che comunichi qualcosa al dipendente, ma è il dipendenteche conquista e assimila ciò che gli volevi comunicare attraverso il gioco. In questo modo, si senteprotagonista e non spettatore, incoraggiato a espandere ulteriormente l’esperienza mediantecommenti, condivisioni sui social network, partecipazione a nuove iniziative. Nella veste diprotagonista, sarà un valido sostenitore del tuo brand.

3. Incentiva a migliorare (e migliorarsi)

Comunicare il “goal” di un dipendente fa bene a tutta l’azienda. Assegnando punteggi e badge aigiocatori, la gamification rende immediatamente visibili tutti i progressi raggiunti. Ogniriconoscimento ottenuto, non solo incoraggerà il dipendente a raggiungere il livello successivo, mastimolerà tutti gli altri collaboratori a ottenere la stessa gratificazione.

4. Aumenta il senso di appartenenza grazie al gioco di squadra

La gamification sfrutta il senso di appartenenza a un gruppo e il desiderio di creare nuovi rapporti.Far parte di una squadra e di una community di giocatori stimola a impegnarsi per migliorare irisultati, emntre il gioco di squadra aiuta a formarsi a vicenda per raggiungere i traguardi e vincereinsieme.

5. Trasmette la voglia di vincere

Gareggiare è un modo per metterci alla prova, per cercare di migliorare le nostre performance,guadagnando la stima di chi ci circonda. La gamification usa questa leva creando classifiche deipunteggi del singolo giocatore e delle squadre, mostrando anche lo storico dei risultati raggiunti. Inquesto modo stimola il confronto, la sana competizione, il lavoro in team.

 

Umberto Macchi, 18 settembre 2022

Iscrivi al canale whatsapp di nicolaporro.it
la grande bugia verde