Probabilmente già dalle prossime settimane (si sussurra immediatamente all’indomani delle elezioni regionali in Umbria e Emilia Romagna), si conosceranno i nomi dei primi presidenti che andranno ad occupare le caselle di vertice della portualità italiana; sono infatti 9 le autorità di sistema portuale soggette al rinnovo delle cariche e quindi al centro di un risiko che , come sempre accade, In parte ma non del tutto sarà frutto è funzione di un manuale Cencelli di distribuzione delle nomine oltre che della complessa ricerca di tecnici che conoscano effettivamente la materia.
In un momento in cui quasi miracolosamente l’Italia sembra aver riscoperto l’importanza strategica dei suoi porti fra l’altro dirottando su un sistema portuale una quota consistente dei finanziamenti del PNRR, la scelta dei nuovi presidenti risulta ancora più delicata e comunque fondamentale per garantire uno sviluppo coerente con il mercato dei maggiori scali marittimi italiani italiani, molti dei quali per cause esogene o endogene affidati a pur valide gestioni commissariali che comunque per legge non consentono di affrontare grandi problematiche e tanto meno emergenze.
Ed è proprio anche alla luce della necessità cogente di collocare professionalità di eccellenza al timone dei maggiori porti italiani che questo sito ha deciso di pubblicare a puntate un sintetico libro sulla storia dei presidenti portuali del passato che hanno effettivamente lasciato il segno e che hanno compiuto scelte determinanti e talora decisamente scomode e pericolose per garantire ai maggiori scali marittimi del paese non solo un percorso di sviluppo ma anche alcuni cambiamenti epocali che hanno ad esempio consentito l’ingresso di grandi investitori privati e di gruppi internazionali nella gestione dei maggiori terminal.
Questo libro porta significativamente il titolo di Tutti i porti dei presidenti a sintetizzare il valore del fattore umano nella guida di realtà complesse come sono gli scali marittimi oggi più che mai inseriti all’interno dei sistemi logistici e produttivi in grado di determinare l’efficienza e la competitività dell’intero sistema paese.
La scelta dei presidenti da includere in questa sintetica biografia portuale trova motivazione nell’eredità che questi manager e funzionari pubblici hanno lasciato in permanenza sulle banchine.