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MSC prepara lo sbarco anche a Livorno

Con Neri e Lorenzini il gruppo ginevrino si candida a gestire la Darsena Europa. Ennesimo faccia-faccia con il gruppo Grimaldi che si è insediato nella Darsena Toscana

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Genova: presente; La Spezia: presente; Civitavecchia: presente; Venezia: presente…Il colosso MSC già oggi “proprietario” di terminal container in tutti i principali porti italiani, si candida a collocare una nuova perla nella sua collana terminalistica. Si tratta della Darsena Europa nel porto di Livorno.

Di questo impianto si parla da decenni e anche oggi esistono più dubbi che certezze sui tempi di completamento anche delle opere a mare e sulla entrata in servizio. Ma MSC …si è portata avanti con il lavoro.  E lo ha fatto quasi a giro di posta della vittoria del Gruppo Grimaldi che si è aggiudicato la Darsena Toscana scatenando le ire di molti operatori del porto labronico, in particolare quel gruppo Neri, che in segno di dissenso, ha anche abbandonato Confitarma, la Confederazione armatori aderenti a Confindustria, su cui proprio il gruppo Grimaldi esercita una sorta di patronnage

MSC – come annunciato dal presidente dell’Autorità di sistema portuale, anche lui in scadenza, Luciano Guerrieri – ha depositato in Autorità portuale una manifestazione d’interesse firmata, oltre che dal Gruppo ginevrino (presumibilmente attraverso la controllata TIL), anche da Fratelli Neri e da Lorenzini

Che fra i due gruppi, MSC capitanata dalla famiglia Aponte, da un lato, e Grimaldi guidato dall’omonima famiglia di armatori napoletani, dall’altro, non corra da tempo buon sangue, è cosa nota, anche se la presenza della compagnia napoletana nella gestione di terminal portuali è infinitamente inferiore a quella di MSC che di fatto è radicata in tutti i maggiori porti italiani. E – secondo quanto riportato dalla stampa livornese – se la predilezione della flotta Grimaldi per i terminal in grado di movimentare carico rotabile ha scatenato polemiche perchè mortificherebbe la mission iniziale della Darsena Toscana (nata come terminal container), per la Darsena Europa si potrebbero riproporre i dubbi di anni addietro quando l’Autorità per la Concorrenza aveva già bloccato l’ingresso di Msc nel porto di Livorno, per l’acquisizione dell’attuale terminal container (Darsena Toscana); il che – aveva sostenuto l’Antitrust –  avrebbe determinato una concentrazione nelle attività terminalistiche per container nell’alto Tirreno.

La sfida di Livorno, come le polemiche in atto a Genova (concessione Spinelli fra revoca e proroga) potrebbero ripercuotersi anche sul domino delle nomine dei presidenti portuali: la legge detta criteri stringenti per i requisiti professionali, ma anche per presunte incompatibilità legate a rapporti professionali e di lavoro restringendo la schiera dei possibili candidati per evitare una per altro prevedibile reazione a catena di ricorsi e contro- ricorsi. Una partita difficile per il vice ministro Rixi che teoricamente dovrebbe sciogliere il nodo nomine per 14 Autorità di sistema di altrettanti porti italiani, entro metà febbraio.