Relazione

Dateci il Bugiardino dei vaccini…

Relazione

Stato confusionale

Se ci fosse il bugiardino dei vaccini lo leggeremmo? Se ci fosse ci preoccuperemmo di cosa c’è scritto o faremmo come facciamo con tutti gli altri farmaci che ingurgitiamo? Poi…siamo certi che le cure medicinali che riceviamo siano sempre adeguate alle nostre necessità? Perché prima, fino al giorno prima che il Covid_19 apparisse sulla scena delle nostre vite, ci fidavamo quasi ciecamente di medici e scienziati ed oggi non lo facciamo più? Ed anche oggi, perché lasciamo che ci curino per ogni malessere, ma di quegli stessi medici non ci fidiamo ciecamente per le cure legate al Covid19?

Sfiducia

Se le cose stanno in questo modo è evidente che qualche corto circuito sia avvenuto davvero. A volte sono più le domande delle risposte e l’incertezza finisce per creare sempre più sfiducia… Ma i vaccini funzionano o non funzionano? Proteggono o non proteggono dal diffondersi del virus? Le informazioni che riceviamo sono spesso contrastanti e raccontano di un mondo che fa fatica anche a comunicare ciò che invece sarebbe indispensabile sapere. Un amico qualche tempo fa relativamente ad una situazione analoga esternò il suo pensiero attraverso il detto: “Poche idee ma ben confuse”. Ebbene è arrivato il momento di chiarirsi le idee.

Diteci la verità

Diteci la verità quindi non obbligateci a credere alle verità di qualcun altro. E’ questo che genera le tensioni che poi portano le persone a fare scelte e considerazioni errate. Gli italiani vogliono sapere come stanno le cose. Gli italiani hanno tra le più alte coperture vaccinali europee. Non hanno bisogno di fucili, hanno bisogno di ragionare con la propria testa ( ogni riferimento alle dichiarazioni di Mario Monti è puramente voluto).

Ma il corretto uso della democrazia passa per la corretta informazione, passa per l’avere dati e riferimenti oggettivi di cui ci si possa fidare, passa per un rapporto fiduciario Istituzioni-società che forse è ai livelli più bassi di sempre. Eppure gli italiani hanno fatto scelte forti. Forse si fidano anche troppo di persone che sono inaffidabili e che dovrebbero riflettere prima di parlare.

Le parole pesano come macigni, soprattutto in tempi come quelli che stiamo vivendo.

Un anno fa Monti parlava in un suo editoriale, per il Corriere della Sera, di necessaria Patrimoniale, oggi parla di costrizione vaccinale e di guerra. Professore, ma una buona notizia riesce a darcela? Comprende che si deve ricostruire un clima di fiducia e non alimentare e fomentare quello di belligeranza?

Fiducia e Sfiducia

Ecco, la situazione che stiamo vivendo è proprio questa. Nessuno ha le idee chiare su quello che sta accadendo ed il clima di sfiducia che si sta generando rischia di creare più danni di quanto non ne faccia il virus stesso. Per essere chiari: dateci il BUGIARDINO dei vaccini.

Del resto per noi che ci occupiamo normalmente di economia sappiamo che il primo tassello su cui costruire un tessuto socio-economico in grado di funzionare è proprio rappresentato dalla fiducia. “Ogni transazione commerciale ha in sé un elemento di fiducia”, scriveva nel 1972 l’economista premio Nobel Kenneth Arrow.

Ma la fiducia è meno quantificabile di altre forme di capitale. Il suo declino è vagamente sentito prima di essere chiaramente visto. Le aziende, a causa della pandemia, sono diventate virtuali, i manager si chiedono se i loro collaboratori, a distanza, stiano effettivamente lavorando. Nuovi colleghi arrivano e partono senza essersi mai incontrati. Nessuno sa se un testo, se                      un’ osservazione di un capo sia ironica o ostile.

Secondo un recente studio su oltre 5.400 lavoratori finlandesi, più i dipendenti sono stati separati l’uno dall’altro durante la pandemia, più la loro fiducia nei colleghi è diminuita. 

Ciascuno di questi punti potrebbe, ovviamente, avere molteplici cause. Ma insieme puntano in una direzione preoccupante: potremmo essere nel mezzo di una recessione della fiducia. Ad esempio le persone che non si fidano degli altri ci pensano due volte prima di investire. Capite quanto sia determinante la fiducia sociale?

Sarà un caso che la gente lasci sempre più denaro nel conto corrente?

Gli economisti Paul Zak e Stephen Knack hanno scoperto, in uno studio pubblicato nel 1998, che un aumento del 15% nella convinzione di una nazione che “la maggior parte delle persone può essere affidabile” aggiunge un punto percentuale completo alla crescita economica ogni anno. 

Se puoi fare affidamento sulle persone per fare ciò che dicono che faranno, senza costosi meccanismi coercitivi per renderle affidabili, molte cose diventano possibili, ha affermato Francis Fukuyama nel suo libro del 1995, Trust.

Siamo proprio in antitesi con le dichiarazioni del professor Monti. 

A proposito…Ma i vaccini?

Monti propone uno stato di Guerra? Uno stato coercitivo? Io propongo uno stato di consapevolezza se fosse possibile.

Diteci perché e se funzionano, diteci se possono esserci controindicazioni e quali possano essere, insomma diteci qualcosa che assomigli ad una verità e non ad uno stato confusionale dove ogni infermiere, centralinista, barbiere o massaia, si sentano i migliori tra i virologi e dei ricercatori e si sentano in dovere di dire tutto o il contrario di tutto, e che parlino indifferentemente di 4-4-2, di detersivi e di RNA.

Leopoldo Gasbarro, 30 novembre 2021