Mamma Francesca e la lista della spesa

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  1. Lista Spesa

Mamma Francesca racconta:

Sapendo di essere un po’ smemorata, scrivo regolarmente su un foglietto (il primo che capita, un pezzo strappato, recuperato correndo di qua e di là) una piccola lista della spesa. Ho anche una richiesta, che faccio quotidianamente a chi è in casa: “per favore scrivete sempre quello che manca, così quando passo al supermercato, so cosa comprare”.

20 Settembre, solito bigliettino su cui scrivo

  • Acqua
  • Limoni bio
  • Uova bio
  • Pecorino

Passano due giorni, dico tra me e me, ‘cavoli ancora non ho avuto tempo di fare la spesa’, …nel frattempo mi vengono in mente altre cose da inserire. Ritrovo il fogliettino di fianco all’apparecchietto del wireless – sempre lampeggiante – sto per scrivere ma vedo con la grafia di mio figlio, Pierpaolo, varie cose in più

  • Dignità
  • Benessere,
  • Salute
  • Costanza
  • Disciplina
  • Virtù
  • Onore

Sgrano gli occhi, sorrido sotto i baffi e rispondo alla provocazione ritornando su cose materiali e scrivo

  • soldi

passa un oretta e ritorno a guardare se sulla lista era stato aggiunto qualcosa… eh si, in effetti leggo:

  • lavoro
  • pazienza
  • concentrazione

vabbeh, non mi voglio distrarre dalla lista vera, me lo stavo dimenticando di nuovo, scrivo (continuando):

  • aceto

ripasso dopo 15 minuti e trovo

  • coraggio
  • giustizia
  • lealtà

a questo punto mi fermo, prendo in mano la non più minilista e dico a mio marito (imprenditore): leggi!

Lui legge le prime due righe, toglie gli occhiali dal naso e mi risponde con aria un po’ annoiata: compro sempre le cose che mi chiedi, scrivimi prima ch’io rientri… Sei un tormento.

Replico: “Per favore, rimettiti gli occhiali, e continua a leggere…”.

Francesca riflettendo sull’accaduto ha un primo pensiero e qualche domanda: ‘in casa mia mancano tutte queste cose? chi sono i produttori di questa roba? C’è un mercato che ne fa distribuzione? A che prezzo?’ il pensiero successivo è: ‘sulla lista non ho visto la parola fiducia!’ Passandosi una mano sul viso dice tra sè “menomale, fiducia non c’è, partiamo da qui!” Terzo e ultimo pensiero rivolto al figlio: ‘Pierpaolo, sei un grande! Sei entrato nell’essenziale per comunicare a me e a tuo padre una mancanza terribile e in un modo incredibile… molto veloce ed efficace. Ed io che credevo tu avessi difficoltà ad esprimerti.

 Se questa fosse una metafora, il contesto fosse un azienda, noi genitori – di tanto in tanto – ci fermiamo a verificare qual è la vera lista della spesa? Abbiamo il coraggio di mettere, in modo intuitivo e semplice, come su un post-it di cucina, le esigenze che riteniamo di prima necessità? Abbiamo il coraggio di andare oltre i nostri schemi mentali e le nostre credenze che ci fanno sentire al sicuro? Abbiamo il coraggio di uscire in cerca di nuovi mercati in zone totalmente inesplorate, affidarci ad altri, e riempire il paniere di casa con beni di cui non disponiamo, o di cui non disponiamo più? Vogliamo nutrire i nostri figli in modo sano e secondo i loro desiderata lasciando che essi stessi producano la giusta energia e la facciano circolare?

Chiara Tuccillo, 16 settembre 2022

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