Impegnato a rinnovare un debito pubblico ciclopico (solo quest’anno sono andati o andranno in scadenza Btp per 238 miliardi), il ministero dell’Ecomomia torna a bussare alla porta delle famiglie italiane. Nella speranza di recuperare, visti gli effetti di un’inflazione ancora al 5,4% ad agosto e i martellanti rialzi ai tassi di interesse con cui la Bce ha cercato di schiacciarla, almeno una parte dell’ex Bot people.
Questa volta il battiporta utilizzato dai tecnici del Mef è la seconda emissione del Btp Valore. Il collocamento che segue quello di inizio giugno, che ha riservato non poche soddisfazioni alle casse dello Stato segnando il record di 18 miliardi di raccolta, sarà sulla rampa di lancio il prossimo 2 ottobre per concludersi il 6 dello stesso mese. Il titolo, sempre quinquennale e riservato ai piccoli risparmiatori, quindi al retail, pagherà una cedola trimestrale a cui si aggiungerà, per chi lo mantiene in portafoglio fino alla scadenza, un rendimento extra pari allo 0,5% del capitale investito. Insomma, un “premio fedeltà” per i cassettisti.
Per saperne di più occorrerà attendere il 29 ottobre, quando il dicastero di via XX Settembre renderà noti al mercato i tassi cedolari minimi garantiti. Come è frequente in questi casi, i tassi definitivi, che per ovvie ragioni non potranno violare il minimo promesso, si conosceranno solo al termine del collocamento. Insomma a giochi fatti.
Ciascun sottoscrittore del Btp Valore, che sarà collocato alla pari sulla piattaforma Mot di Borsa italiana, riceverà quindi una cedola ogni tre mesi, calcolata sulla base di un tasso prefissato per i primi tre anni di vita del titolo, che poi crescerà per i restanti due anni fino alla scadenza, secondo un meccanismo tipico delle obbligazioni chiamato ’step-up’. Il lotto minimo è stato fissato a mille euro, mentre non c’è un tetto massimo alla quota sottoscrivibile, salvo la possibilità del Mef di chiudere l’emissione in anticipo una volta raggiunto l’obiettivo. Anche qui non ci sono cambiamenti sostanziali rispetto alla prima emissione del Btp Valore. Così come è confermata la tassazione agevolata al 12,5% che accompagna i titoli di Stato, le cui cedole sono peraltro escluse anche dalle imposte nel caso passassero in eredità.
Il Btp Valore rappresenterà quindi un banco di prova per capire qual è la propensione a investire degli italiani, malgrado il protrarsi della guerra in Ucraina e un’economia europea che si sta sgretolando fino a cadere nella recessione in Germania. Chissà se la dinamica degli ordini del nuovo bond governativo si trasformerà anche in una sorta di “carotaggio” nel ghiacciaio perenne degli oltre 1.000 miliardi che le famiglie italiane lasciano abbandonati sul conto corrente. Denaro inerte e inerme davanti a una inflazione che ne consuma in silenzio il potere d’acquisto, così come la ruggine mangia il ferro della ringhiera di casa non adeguatamente mantenuta.