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Risparmi, ecco come proteggerli dai dazi

Difendere il proprio patrimonio dalle tariffe e dalla volatilità è possibile. Ecco le strategie su azioni, obbligazioni, oro e valute

© filrom tramite Canva.com
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L’introduzione di nuove tariffe sulle importazioni da parte dell’amministrazione Trump, unitamente alle note tensioni geopolitiche in Medio Oriente e in Ucraina, rende sempre più necessario tutelare il proprio capitale. In un contesto economico sempre più volatile, proteggere i risparmi dai dazi non è solo una scelta saggia, ma una priorità strategica per chi desidera mantenere intatto il proprio patrimonio. Ecco come difendersi, analizzando nel dettaglio le principali asset class: azioni, obbligazioni, fondi, valute, beni rifugio e anche criptovalute.

Azioni: puntare su settori difensivi e qualità

In uno scenario in cui l’appetito per il rischio è in calo, i mercati azionari hanno mostrato una forte volatilità, colpendo in particolare i settori ciclici come banche e industria. Gli analisti suggeriscono cautela, invitando a evitare strategie impulsive come inseguire i rimbalzi di mercato.

Ubs consiglia “un posizionamento difensivo, puntando su asset di qualità e settori resilienti come sanità e consumi di base”.

I settori da preferire:

  • Alimentari
  • Farmaceutici
  • Utilities
  • Brand di lusso posizionati in cima alla piramide (es. Hermes, Ferrari, Brunello Cucinelli)

Attenzione ai titoli ciclici e a quelli con bassa capacità di trasferire l’aumento dei costi al consumatore finale.

Dazi e Lusso: impatti diversificati

Secondo Gam, “i dazi non colpiscono direttamente il prezzo finale ma il prezzo di importazione, tuttavia, ci sarà un impatto sui margini”. I marchi più esclusivi come Rolex, Hermes e Ferrari dovrebbero sovraperformare grazie alla loro clientela fidelizzata, mentre brand come Tapestry o Ralph Lauren, con esposizione più alta al mercato Usa e posizionamento medio, potrebbero soffrire di più.

Obbligazioni: uno scudo contro la volatilità

In tempi incerti, le obbligazioni sovrane tornano al centro dell’attenzione come strumenti di stabilità.

  • I Btp decennali italiani offrono un rendimento intorno al 3,75%, attrattivo per chi adotta un’ottica di lungo termine.
  • I Bund tedeschi, considerati un porto sicuro, offrono un rendimento del 2,58%.

Secondo Deutsche Bank, “un eventuale taglio dei tassi da parte della Fed potrebbe creare un contesto favorevole per i titoli obbligazionari a lunga scadenza”.

Durata e rischio: occhio alla curva

Secondo Mfs, la strategia “long duration” è più efficace nei mercati non-Usa (come l’Europa), mentre negli Stati Uniti, nonostante i rendimenti siano già scesi, la volatilità macro resta elevata.

Fondi: diversificare per difendersi

I fondi, specie quelli tematici o multi-asset, offrono una protezione naturale dei propri risparmi grazie alla diversificazione. Tuttavia, attenzione:

  • I fondi azionari, soprattutto esposti agli Stati Uniti e al tech, hanno subito forti perdite.
  • I fondi obbligazionari mostrano maggiore tenuta, ma il rischio di rendimenti negativi persiste.

Candriam consiglia una strategia “barbell”, bilanciando “asset difensivi con opportunità di crescita in settori innovativi”.

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Cambi: svolta verso le valute rifugio

Il dollaro Usa ha perso circa l’8% dall’inizio dell’anno, mettendo in discussione il suo storico ruolo di valuta rifugio.

Secondo Mfs, “il dollaro non dovrebbe più trarre beneficio dall’aumento dei dazi a causa della gravità dello shock macro”.

Valute da considerare:

  • Franco svizzero: stabilità storica, rendimento basso ma affidabile.
  • Yen giapponese: altro safe haven tradizionale in fasi di crisi.
  • Euro: secondo gli analisti, potrebbe rafforzarsi rispetto al dollaro grazie alla politica monetaria della Bce.

Beni rifugio: l’oro resta una solida ancora

In periodi di incertezza economica e politica, l’oro riafferma il suo ruolo di bene rifugio. Gli analisti prevedono che il prezzo possa salire fino a 3.300 dollari l’oncia, alimentato dalla domanda di sicurezza.

  • L’oro fisico resta una scelta valida per proteggere i risparmi dall’inflazione e dalla svalutazione monetaria.
  • Per gli investitori più dinamici, anche gli Etf sull’oro possono rappresentare un’alternativa liquida e tracciabile.

Criptovalute: Bitcoin come asset decorrelato

Il Bitcoin ha dimostrato una sorprendente resilienza di fronte all’annuncio dei dazi, toccando un massimo di 88.300 dollari prima di una leggera correzione.

Secondo CoinShares, “un eventuale indebolimento del dollaro potrebbe sostenere ulteriormente il prezzo del Bitcoin, data la loro storica correlazione inversa”.

Cripto come alternativa

Le criptovalute non sono correlate ai mercati tradizionali e questo le rende interessanti in un’ottica di diversificazione. Tuttavia, volatilità elevata e assenza di regolamentazione impongono cautela.

Difendere i risparmi in un mondo incerto

L’attuale scenario impone un approccio strategico, basato su:

  • Diversificazione tra asset class e aree geografiche
  • Selezione accurata dei settori e delle aziende
  • Esposizione bilanciata tra rischio e protezione.

Enrico Foscarini, 6 aprile 2025

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