Economia e Logistica

TERZA PUNTATA

Tutti i porti dei Presidenti: Stefano Canzio

Garibaldino della prima ora, carabiniere e giornalista al timone del piu’ importante porto italiano, quello di Genova. Nel gennaio del 1909 è in prima linea per combattere un incendio sulle chiatte. Fatale la polmonite.

Tutti i porti dei presidenti, di Bruno Dardani

Come stupirsi quindi se il vento che spesso soffia sulle città di mare si sia portato via i nomi dei grandi presidenti dei porti? Quelli che sono stati impegnati nella missione impossibile di scardinare connivenze, incrinare rendite di posizione sul fronte del lavoro così come su quello dell’impresa, scrollare l’indifferenza di un’industria talmente focalizzata sul costo del lavoro da condurre per mano il Paese verso le ultime posizioni in Europa e in Occidente proprio per quanto riguarda salari e reddito da lavoro?

E allora partiamo da un nome dimenticato, quello del primo Presidente del Consorzio autonomo del porto di Genova.

Garibaldino della prima ora; carabiniere genovese arruolato, a 22 anni, nei Cacciatori delle Alpi. Agli antipodi rispetto al padre Michele Canzio, pittore, scenografo del Teatro Carlo Felice, membro dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, Stefano Canzio torna dalla guerra con una sola grande passione, combattere con e per Giuseppe Garibaldi. Con lui si dedica alla preparazione della spedizione dei Mille, alla quale partecipa con un drappello di Carabinieri.

Soldato, Carabiniere, corrispondente di guerra (scrive per il Movimento, giornale genovese di ispirazione mazziniana) viene ferito a Palermo, viene trasportato a Genova per essere curato, ma ben presto torna in campo, militando fino alla fine della guerra, ottenendo il grado di maggiore.

Cosa ha a che fare con i porti un Garibaldino della prima ora, marito della figlia primogenita dell’Eroe dei due mondi? Nel suo palmares una lunga fila di campi di battaglia, poi una parentesi da Deputato e nel 1903, il 25 giugno, la nomina a primo Presidente del Consorzio Autonomo del Porto di Genova, costituito con la legge del 12 febbraio 1903, con mandato di provvedere con speciali fondi attribuitigli all’esecuzione delle opere necessarie, alla gestione ed al coordinamento dei servizi nel Porto di Genova.

Canzio è uomo di poche parole, ma di grandi fatti: con un regolamento disciplina il lavoro portuale, con i lavoratori che vengono iscritti nei “Ruoli” consortili, anche sulla base dell’archetipo di una dialettica sindacale. Amplia il porto a ponente, la funzionalità del porto prende nuovo slancio con la costruzione del bacino Vittorio Emanuele III. Promuove la costruzione di nuovi magazzini e di nuove gru, superando un traguardo storico: più di un chilometro di banchine attrezzate.

Anche dallo scranno più alto di Palazzo San Giorgio, sede storica prima della Banca della Repubblica poi assegnata al Consorzio del porto, Canzio non dimentica mai di essere un uomo di azione. Quando in una notte gelida di gennaio scoppia un incendio su alcune chiatte, Stefano Canzio collabora di persona allo spegnimento, ma una polmonite, contratta nel gelo della notte, gli sarà fatale.

Il 14 gennaio 1909 scompare il primo Presidente di un porto italiano e il suo funerale è l’omaggio trasversale di un’intera comunità, dai politici, alle associazioni commerciali, dai “caravana” antesignani dei camalli, alla Camera del lavoro e ovviamente i Garibaldini.

Con Canzio scompare un’epoca o forse si apre il capitolo più importante nella storia della portualità moderna. Una portualità spesso pavida, caratterizzata da scelte politiche più che di merito o professionalità, e per questo incapace di compiere veri e propri salti di qualità. Con eccezione di pochi casi, quelli dei protagonisti di questo libro. Tutti i porti dei presidenti.

Un elenco determinato dall’alfabeto e non da considerazioni meritocratiche o temporali relative la loro mandato.

3.Continua …     Prossima puntata giovedì 28 novembre

 

 

Leggi tutti i capitoli:

  1. Un paese molto strano
  2. Isole infelici
  3. Tutti i porti dei Presidenti: Stefano Canzio
  4. Tutti i porti dei presidenti: Giorgio Bucchioni

Si ringraziano per la collaborazione: