Il danno maggiore è stato evitato, ma il problema resta. Soprattutto se si viene a sapere che a pesare nella scelta di fare “figli e figliastri” (non presente nell’idea originaria del Sottosegretario Fraccaro, a quanto risulta) non è stata solo la proverbiale tendenza del Ministero dell’economia a limitare la potenziale perdita di gettito, ma il furore ideologico (e datato) di qualche esponente del Governo, rimasto ancora all’equazione “seconda casa = ricco”. Insomma, il superbonus è un’ottima iniziativa, ma ne va estesa la durata e ne va attentamente monitorata l’attuazione. Perché il diavolo, come sempre, si nasconde nei dettagli.
Giorgio Spaziani Testa, 24 maggio 2020