Eh no Mattarella del Covid: non puoi darci lezioni su “restrizioni di diritti”

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Mattarella diritti 02

Occorre fare un bel ripasso, opportuno, anche al nostro ineffabile presidente Sergio Mattarella che tanto avallò, anzi predicò, durante il periodo del Covid. Ricordate? “Non si invochi la libertà per non vaccinarsi”, e giù idranti e ronde di polizia ai refrattari, rappresaglie, gogna, perdita del lavoro, delazioni, repressioni, “non si dia spazio ai novax”, distacco, follia, il vaso di Pandora del male, dell’odio che si scoperchia sotto i regimi totalitari, irrazionale, fanatico, e adesso il nostro Presidente, indifferente alla presa d’atto globale che tali misure erano totalmente vessatorie e sterili, che quanto imposto a forza era pericoloso, non testato, velenoso e potenzialmente letale. Ecco. Oggi lo stesso Capo dello Stato come niente fosse ha il coraggio di dire a quelli che tiene in spregio di alfabeti della democrazia: “Non si può ricorrere a restrizioni di diritti in nome del dovere di governare”.

Siamo seri? Re Sergio non è uno ridotto come Biden a parlare, è uno lucidissimo, che sa perfettamente ciò che dice e sa che nessuno gli chiederà mai: allora, Presidente, come la mettiamo? Ma davvero chi “ricorre a restrizioni di diritti per governare” è un analfabeta democratico? Ovviamente a Trieste, alla settimana dei cattolici farisei, nessuno si è alzato ad eccepire e ricordargli quanto da lui sostenuto durante le restrizioni pandemiche. Solo osanna, l’Avvenire, giornale dei vescovi in combutta col Casarini, in un eccesso di zelo da sepolcri imbiancati, ha pure pubblicato il discorso integrale.

Max del Papa, 4 luglio 2024

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