Lui, ça va san dire, sentito al telefono nega tutto. O quasi. Sa di essere “di diritto nell’elenco dei politici più rappresentativi del centrodestra nella Capitale”. È consapevole che il suo nome viene fatto spesso e volentieri, ogni qual volta si prospetta un giro alle urne comunali o regionali. La vive quindi come una sorta di “fenomeno stagionale, come la fioritura in primavera o la neve in inverno”. Ma non si sa mai. E la soffiata di Rotondi? “Lui è un mio fan storico, mi propone per qualsiasi carica – replica il senatore – Non fa testo”. Sarà. Però anche l’orologio rotto due volte al giorno segna l’ora giusta. Pure quello di un vecchio dc come Rotondi.