Speciale Elezioni Europee 2024

Elezioni europee, pronti via: come si vota (e occhio alla trappola di genere)

Alle 15 aprono le urne. Incognita sull’astensione. Si possono indicare fino a tre preferenze. La sfida dei partiti in Europa

elezioni europee green deal-1 © djedzura e Latino Life tramite Canva.com

All’approssimarsi delle elezioni per il Parlamento europeo, gli elettori italiani si apprestano a compiere una scelta di rilievo che disegnerà il contorno politico dell’Unione Europea per i prossimi anni. Questa tornata elettorale si profila come un momento di fondamentale importanza per ponderare sulle prospettive future dell’Europa e sul posizionamento che l’Italia aspira ad avere nell’ambito comunitario. Soprattutto per chiudere per sempre la stagione delle ideologie green.

I seggi saranno aperti sabato 8 giugno dalle ore 15 alle ore 23 e domenica 9 giugno dalle ore 7 alle ore 23. Alle urne sono chiamati  51 milioni 198mila 828 cittadini, ma è forte il timore che l’astensione sia elevata.

Come si vota

Gli elettori sono chiamati ad indicare la lista prescelta e a segnalare fino a un massimo di tre preferenze all’interno di essa, avendo cura di rispettare le normative sulla parità di genere nelle preferenze espresse, per evitare l’invalidità del proprio voto. La scheda elettorale presenta in maniera ordinata i simboli delle varie liste candidate, fornendo un quadro esaustivo delle alternative a disposizione. È imperativo, tuttavia, aderire alle linee guida sulla parità di genere quando si selezionano più candidati, con l’obiettivo di preservare la validità delle proprie preferenze. Nelle tre preferenze indicate, devono riguardare candidati di sesso diverso pena l’annullamento della seconda e terza preferenza.

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L’indicazione del ministero dell’Interno è chiara: “Per quanto riguarda le elezioni europee, è possibile votare una sola lista, e non è ammesso il voto disgiunto – si legge sul sito -. L’elettore può tracciare un segno sul simbolo della lista scelta, anche senza indicare candidati. I nominativi dei candidati eventualmente scelti vanno indicati sulle righe stampate a destra del simbolo, scrivendo il cognome oppure il nome e il cognome in caso di omonimia. Si possono esprimere da una a tre preferenze. Nel caso di due o tre preferenze, le stesse devono riferirsi a candidati di genere diverso, altrimenti si determina l’annullamento della seconda o della seconda e terza preferenza. I candidati devono appartenere alla lista votata”.

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La soglia di sbarramento

L’Italia è titolare di 76 seggi nel Parlamento europeo, che vengono assegnati seguendo un criterio proporzionale. Ciò significa che i seggi sono distribuiti in base al volume di voti ottenuti da ciascuna lista, purché questa superi la soglia minima del 4% dei voti per accedere alla ripartizione dei seggi.

Come andare a votare

Per quanto riguarda i requisiti necessari per votare, è essenziale recarsi al seggio elettorale muniti di tessera elettorale e un documento d’identità valido. In caso di smarrimento o scadenza di questi documenti, sono previste procedure specifiche che permettono comunque di esercitare il proprio diritto al voto.

Ci sono poi i casi particolari, con la modalità di voto domiciliare o in procedura speciale, per i degenti in ospedali o case di cura, i ricoverati in case di riposo e i tossicodipendenti degenti presso comunità, i detenuti e gli elettori ammessi al voto domiciliare in quanto “affetti da gravissime infermità, tali che l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano risulti impossibile” o “affetti da gravi infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione”.

I partiti: dove si posizioneranno in Europa?

L’analisi delle liste candidate per queste elezioni mette in luce una competizione accesa e diversificata, con la partecipazione di molteplici forze politiche che riflettono la ricchezza e la complessità del panorama politico sia italiano che europeo. Nonostante appartenenze a spazi politici comuni a livello nazionale o locale, questi partiti si trovano a far parte di gruppi con orientamenti e visioni differenti una volta a Strasburgo.

Nel caso del centrodestra, si nota la presenza di Fratelli d’Italia all’interno dei conservatori (Ecr), la Lega nel gruppo della destra di Identità e democrazia, e Forza Italia tra i ranghi dei popolari (Ppe). Questa diversità di collocazioni riflette le variegate strategie e alleanze che caratterizzano il contesto politico europeo. Il peso delle diverse forze, e delle relative famiglie politiche, sarà la base per le trattative per la formazione della futura Commissione Europea.

Analogamente, il centrosinistra si presenta frammentato: il Partito Democratico si inserisce nella famiglia socialista (S&D), mentre il Movimento 5 Stelle valuta ancora la propria posizione rispetto ai gruppi esistenti. Il leader, Giuseppe Conte, ha assicurato che troverà una casa politica ma non ha ancora rivelato di quale gruppo si tratta. Anche partiti come Stati Uniti d’Europa e Azione, sebbene condividano lo stesso spazio europeo (Renew Europe), competono tra loro, esemplificando la dinamicità delle alleanze politiche europee. Alleanza Verdi e Sinistra, invece, pur essendo una lista unica, una volta eletti in Ue finiranno in due gruppi diversi: i Verdi e la Sinistra.

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