Politica

La guerra dei numeri

Elezioni, la clamorosa fake news di Boccia, Repubblica e Pd

I dati smontano la versione dell’esponente del Partito Democratico sui risultati elettorali. Ma Rep non se ne accorge

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Sono due giorni che vi diciamo: la destra non ha mica vinto i ballottaggi, non siamo così sciocchi da sostenerlo viste le divisioni intestine e le sconfitte di Verona e Monza. Però non è neppure vero che a vincere la tornata elettorale sia stato il campo largo, l’area progressista o il nuovo Ulivo. Comunque lo si chiami.

Ve lo abbiamo mostrato chiaramente ieri riportando la tabella di Youtrend sui Comuni superiori ai 15mila abitanti andati al voto. Nelle 142 città, tra primo turno e ballottaggio, a fare meglio è stato senza ombra di dubbio il centrodestra. Sin qui, storia già vista.

Poi succede che stamattina gli italiani che normalmente acquistano Repubblica in edicola o ne consultano la versione online si sono trovati di fronte a questo trionfalistico articolo che manco l’Istituto Luce. Titolo: “Così giovani e donne hanno trascinato il Pd. Letta: ‘Lezione per il 2023′”. Sommario: “Si afferma la linea politica del campo largo. Boccia: ‘Il saldo di queste amministrative per il campo progressista + più 5, il centrodestra invece perde 4 amministrazioni'”. Bene. Bravi. Bis. Peccato si tratti di una clamorosa fake news.

Francesco Boccia è un deputato di lungo corso del Pd, responsabile Regioni ed Enti Locali della Segreteria nazionale. Insomma un pezzo grosso. E persona rispettabilissima. Tuttavia quanto sostenuto dall’onorevole ci pare banalmente errato, falso, mendace. Vedete voi. Ieri pomeriggio, in diretta a Radio Immagina (immagina che?), Boccia ha analizzato il risultato elettorale affermando che “la matematica non è un’opinione” e che bisognerebbe evitare “arrampicate sugli specchi”. Poi ha preso i numeri e ha spiegato che “nelle 142 città con più di 15 mila abitanti, il saldo per il campo progressista è +5, il centrodestra ne perde 4”. Che poi è la stessa frase riportata anche da Repubblica. Piccolo problema: non è vero.

La tabella di Youtrend infatti dice l’esatto opposto. Andate a contare. Il centrodestra aveva 54 sindaci uscenti, cioè suoi candidati che avevano vinto nel 2017. Alla fine delle amministrative 2022, tra primo turno e ballottaggi, ne conta 58. E questo vuol dire che, se la maestra Pina alle elementari non ha fatto un cattivo lavoro, si tratta di un +4 rispetto alle passate elezioni. Non -4, come sostiene Boccia.

Vabbè, sarà stata una svista, direte. Può darsi. Però se uno considera anche la colonna progressista, pure lì spunta un errorino. I sindaci uscenti dell’ammucchiata “campo largo” erano 56, dato che emerge dalla somma dei 48 di centrosinistra e gli 8 del fu Movimento. A questo giro, Pd&co ne hanno collezionati 38 come centrosinistra e 15 grazie all’alleanza col M5S. Totale: 53, cioè -3 rispetto ai sindaci uscenti.

Questo almeno secondo la nostra calcolatrice. Ma forse quella di Boccia ha una “opinione” diversa. Altrimenti dovremmo attenderci un’orda di denunker pronti a smentire questa piccola bufala.

Giuseppe De Lorenzo, 28 giugno 2022