Alla fine ha vinto quello che doveva perdere. O meglio: quello che ci si aspettava non dovesse riuscire a ricucire il divario dopo l’inchiesta sul “modello Liguria“, dopo la carcerazione preventiva ai domiciliari di Giovanni Toti e dopo le rumorose dimissioni dell’ex governatore. Ha vinto il sindaco di Genova, pur “perdendo” la sfida nei seggi della grande città, superando di pochi punti percentuali il candidato del centrosinistra, Andrea Orlando.
È stata una giornata segnata da un testa a testa serrato, condito da sorpassi e controsorpassi. L’affluenza, va detto, non è altissima: dopo un giorno e mezzo di urne aperte (tutta domenica, fino a lunedì alle 15), solo il 45,96% degli elettori si è mosso per infilare mettere la “x” sulla scheda. Poi i primi instant poll e le prime proiezioni davano avanti Marco Bucci di una forchetta che andava da 1 punto a 1,5 punti percentuali. Abbastanza per far tremare i polsi alla sinistra, che forse si aspettava di vincere più facilmente soprattutto visti i sondaggi di qualche settimana fa, ma non sufficienti per garantire una vittoria matematica al centrodestra. L’errore statistico, in certi casi, conta.
Anche le proiezioni davano il sindaco di Genova in vantaggio. Poi però i dati reali, arrivati sezione dopo sezione, hanno riconsegnato un po’ di speranza ad Andrea Orlando e al suo staff. Il motivo? I primi seggi scrutinati ad arrivare al sistema del Viminale erano principalmente quelli di Genova, dove in effetti il centrosinistra ha battuto e non di poco il centrodestra (49,50% contro 46,68%). Poi il dato si è riallineato a quello delle previsioni, fino al risultato finale: Marco Bucci, il sindaco che per Nicola Morra i liguri non avrebbero dovuto votare perché ‘malato’, è riuscito nell’impresa di far conservare al centrodestra la guida della Liguria: 46,68% contro il 47,45% del contendente. Il “modello Liguria” resiste. Il Campo largo muore forse prima di nascere. Il M5S traballa, con Beppe Grillo che non si è neppure presentato ai seggi e Giuseppe Conte che incassa l’ennesima sconfitta. Mentre Italia Viva accusa i presunti alleati di aver preferito i (pochi) voti grillini a quelli dei renziani, causando così la sconfitta di Orlando.
“Congratulazioni a Marco Bucci per la vittoria alle elezioni regionali in Liguria“, scrive su X il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Ancora una volta, il centrodestra unito ha saputo rispondere alle aspettative dei cittadini, che confermano la loro fiducia nelle nostre politiche e nella concretezza dei nostri progetti. Con la sua guida, la Liguria potrà contare su un amministratore capace e determinato, pronto a lavorare instancabilmente per il bene di tutti i liguri. Avanti, insieme, con la stessa dedizione che guida la nostra azione in tutta Italia”.
Duro anche il commento di Matteo Renzi: “Auguro buon lavoro a Marco Bucci, nuovo presidente della Liguria. Spero di cuore che faccia bene, perché questa regione ha bisogno di una leadership forte e credibile dopo gli scandali e le polemiche. Saluto la battaglia di Andrea Orlando: ha combattuto una partita equilibrata e ha perso per un pugno di voti”, scrive sui social. “Oggi ha perso soprattutto chi concepisce la politica come uno scontro personale, come un insieme di antipatie e vendetta. Ha perso chi mette i veti. Ha perso chi non si preoccupa di vincere ma vuole solo escludere e odiare. Ha perso Giuseppe Conte, certo, e tutti quelli che con lui hanno alzato veti contro Italia Viva”. “Solo le mie preferenze personali delle Europee sarebbero bastate a cambiare l’esito della sfida, solo quelle. Aver messo un veto sulla comunità di Italia Viva ha portato il centrosinistra alla sconfitta. Senza il centro non si vince: lo ha dimostrato la Basilicata qualche mese fa, lo conferma la Liguria oggi. Vedremo se qualcuno vorrà far tesoro di questa lezione”.
Articolo in aggiornamento
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