Alle ore 23 si sono chiusi ufficialmente i seggi. Anche questa giornata politica è stata portata a termine, arrivando quindi agli esiti finali: chi ha vinto quest’ultima tornata elettorale? Secondo i dati che circolavano prima del voto di oggi, si confermava la vittoria della coalizione di centro-destra, con la possibilità di ottenere la maggioranza assoluta dei seggi.
Da qui, è già rilevante un dato fondamentale: l’alleanza riuscirà a raggiungere la maggioranza semplice (50 per cento più uno) oppure la qualificata (ergo, i due terzi dei seggi)? Nel caso in cui dovesse concretizzarsi quest’ultima ipotesi, ecco che si configurerebbe il potere della coalizione di modificare la Costituzione. Per esempio, con l’introduzione dell’elezione diretta del Presidente della Repubblica, fortemente voluta da Fratelli d’Italia.
La terza proiezione sul voto
Al di là di questioni ipotetiche, che nel corso dello scrutinio lasciano il tempo che trovano, le prime proiezioni sembrano confermare in parte i sondaggi delle settimane scorse. Secondo Tecné, la graduatoria dei partiti vede al comando assoluto il movimento di Giorgia Meloni, che stacca il Pd di quasi 8 punti percentuali: 26 per cento contro 18,8 per cento.
Il Movimento 5 Stelle segue al 15,7 per cento, migliorando i dati dei sondaggi delle ultime settimane. I dati della campagna elettorale, infatti, davano Giuseppe Conte in forte rialzo, partendo da un partito che rischiava di scendere sotto la doppia cifra e portandolo a punte del 14 per cento. Ma sembra migliorare sempre di più col passare dei minuti. Lontani, invece, rimangono Terzo Polo (il cui leader, Calenda, puntava a superare il 10 per cento) e Forza Italia, rispettivamente al 7,6 ed all’8 per cento; mentre crollo clamoroso della Lega, che si attesta all’8,5 per cento dei consensi.
I flop
Nella lotta per il raggiungimento della soglia di sbarramento, Verdi e sinistra Italiana riescono a superarla, attestandosi intorno al 3,5 per cento; mentre sotto di poco, al 2,9 per cento, c’è Emma Bonino con la sua piùEuropa. Lontanissima, invece, è ItalExit di Paragone, che si ferma all’1,7 per cento.
Flop totale anche per il partito di Luigi Di Maio. Impegno Civico, infatti, non raggiungerebbe neanche il punto percentuale, rimanendo inchiodato allo zero virgola, specificatamente allo 0,6 per cento. Il campione è però pari al 13 per cento. Un dato ancora decisamente prematuro.
Lo scacchiere parlamentare
Nel frattempo, in base alla prima proiezione di Quorum/Youtrend per SkyTg24, la ripartizione dei seggi vede una maggioranza assoluta di centrodestra al Senato, con 116 seggi. Mentre alla coalizione di sinistra ne spetterebbero solo 42. Infine, segue il movimento di Giuseppe Conte, attestandosi sui 25; insieme a Carlo Calenda e Matteo Renzi, con 10 seggi conquistati.
Alla Camera, Meloni, Salvini e Berlusconi si attestano a 233 seggi, seguiti dai 90 seggi per Letta e coalizione. 47, invece, per il Movimento 5 Stelle e 19 per Terzo Polo. Con questo esito, il centrodestra potrebbe contare su una maggioranza tranquilla sia a Palazzo Madama, che a Montecitorio.