Cultura è accettare che Biden ha vinto con lo stesso punteggio di Trump quattro anni fa, stesso numero di grandi elettori, e che Trump per la seconda volta ha meno consensi nel voto popolare. Questi sono i fatti: 2016 Trump ha vinto e Clinton gli riconosce la vittoria, 2020 Trump ha perso ma non riconosce la vittoria di Biden.
Nico Tanzi
15 Novembre 2020, 10:22 10:22
Io conseguii la maturità classica nel 1968, e posso, a distanza di tanti anni, affermare che la cosa più importante che il liceo mi ha insegnato è STUDIARE. Qualche anno dopo un grande docente di Scienza delle Costruzioni (frequentavo la facoltà di ingegneria) mi colpì con una sua affermazione ad una lezione: “Compito di un ingegnere non è tanto quello di risolvere i problemi, quanto piuttosto riconoscere le situazioni in cui c’è un problema e saperlo individuare”. Ai miei colleghi di medicina insegnavano: “Non ci può essere terapia senza diagnosi”.
La mancanza di cultura non è una questione di scuola che non insegna: la cultura non si può insegnare. La cultura è un atteggiamento ed una predisposizione. La scuola di una volta educava a questo atteggiamento. Usciti dalla scuola, quelli che avevano capito potevano finalmente cominciare a studiare.
Oggi sono sempre meno quelli che lo fanno.
I risultati si vedono.
Gianluca
14 Novembre 2020, 20:36 20:36
Ah, certo ci vuole più cultura, e chi dovrebbe contribuire ad innalzare il livello di conoscenza del popolo bue? La scuola, che diamine, quella devastata da mezzo secolo di dominio assoluto della sinistra (tutto è cominciato col ’68 e non è ancora finito), scuola che continua a sfornare asini come l’élite che attualmente ci governa. I miei ricordi scolastici? Assemblee, scioperi, votazioni inutili, occupazioni, manifestazioni, cortei, volantinaggi, pestaggi, esami farsa, una delizia.
Fabio Bertoncelli
14 Novembre 2020, 19:33 19:33
Per favore, se possibile usiamo il vocabolo in lingua italiana e non quello straniero. Per esempio:
Fake news = notizie false, menzogne spacciate per notizie.
Fact checker = controllore (dei fatti).
Debunker = cacciatore di bufale, smascheratore (di notizie false).
Vi consiglio il “Dizionario delle alternative agli anglicismi” di Antonio Zoppetti (vedi aaa.italofonia.info). È ottimo: una boccata d’aria fresca.
Davide V8
14 Novembre 2020, 18:57 18:57
>”queste persone non difendono la verità, bensì lo status quo, per darci una realtà preconfezionata e che non è assolutamente possibile criticare.”
–
Perfetto ragazzi, perfetto.
Lo scopo è anche “abolire” proprio il pensiero critico nelle persone: non devono pensare, farsi domande, porsi problemi. Su qualsiasi tema, a prescindere da quanto domande e dubbi siano legittimi.
Non si discute, e basta.
Bell’articolo comunque: questa cappa censoria è insopportabile.
–
Poi magari dico qualcosa nel merito dei risultati di cui parlate (ma perchè lo mettete solo su instagram? Mettetelo anche qui per chi vuole boicottare quei soggetti).
Giovanni Gozzi
14 Novembre 2020, 18:47 18:47
Ma nasce prima il senso critico o la cultura? Il problema è che se il senso critico è al servizio di una cultura ideologica non è più tale, come troppe volte ci si accorge.
Se poi la discussione è tecnica la maniera più subdola è quella di nominare solo gli argomenti a favore e tacere scientificamente quelli avversi o discutibili.
Se la convinzione generale è che la scienza è esatta questi tempi dovrebbero farci riflettere su un assunto che ha dell’apodittico.
Cultura è accettare che Biden ha vinto con lo stesso punteggio di Trump quattro anni fa, stesso numero di grandi elettori, e che Trump per la seconda volta ha meno consensi nel voto popolare. Questi sono i fatti: 2016 Trump ha vinto e Clinton gli riconosce la vittoria, 2020 Trump ha perso ma non riconosce la vittoria di Biden.
Io conseguii la maturità classica nel 1968, e posso, a distanza di tanti anni, affermare che la cosa più importante che il liceo mi ha insegnato è STUDIARE. Qualche anno dopo un grande docente di Scienza delle Costruzioni (frequentavo la facoltà di ingegneria) mi colpì con una sua affermazione ad una lezione: “Compito di un ingegnere non è tanto quello di risolvere i problemi, quanto piuttosto riconoscere le situazioni in cui c’è un problema e saperlo individuare”. Ai miei colleghi di medicina insegnavano: “Non ci può essere terapia senza diagnosi”.
La mancanza di cultura non è una questione di scuola che non insegna: la cultura non si può insegnare. La cultura è un atteggiamento ed una predisposizione. La scuola di una volta educava a questo atteggiamento. Usciti dalla scuola, quelli che avevano capito potevano finalmente cominciare a studiare.
Oggi sono sempre meno quelli che lo fanno.
I risultati si vedono.
Ah, certo ci vuole più cultura, e chi dovrebbe contribuire ad innalzare il livello di conoscenza del popolo bue? La scuola, che diamine, quella devastata da mezzo secolo di dominio assoluto della sinistra (tutto è cominciato col ’68 e non è ancora finito), scuola che continua a sfornare asini come l’élite che attualmente ci governa. I miei ricordi scolastici? Assemblee, scioperi, votazioni inutili, occupazioni, manifestazioni, cortei, volantinaggi, pestaggi, esami farsa, una delizia.
Per favore, se possibile usiamo il vocabolo in lingua italiana e non quello straniero. Per esempio:
Fake news = notizie false, menzogne spacciate per notizie.
Fact checker = controllore (dei fatti).
Debunker = cacciatore di bufale, smascheratore (di notizie false).
Vi consiglio il “Dizionario delle alternative agli anglicismi” di Antonio Zoppetti (vedi aaa.italofonia.info). È ottimo: una boccata d’aria fresca.
>”queste persone non difendono la verità, bensì lo status quo, per darci una realtà preconfezionata e che non è assolutamente possibile criticare.”
–
Perfetto ragazzi, perfetto.
Lo scopo è anche “abolire” proprio il pensiero critico nelle persone: non devono pensare, farsi domande, porsi problemi. Su qualsiasi tema, a prescindere da quanto domande e dubbi siano legittimi.
Non si discute, e basta.
Bell’articolo comunque: questa cappa censoria è insopportabile.
–
Poi magari dico qualcosa nel merito dei risultati di cui parlate (ma perchè lo mettete solo su instagram? Mettetelo anche qui per chi vuole boicottare quei soggetti).
Ma nasce prima il senso critico o la cultura? Il problema è che se il senso critico è al servizio di una cultura ideologica non è più tale, come troppe volte ci si accorge.
Se poi la discussione è tecnica la maniera più subdola è quella di nominare solo gli argomenti a favore e tacere scientificamente quelli avversi o discutibili.
Se la convinzione generale è che la scienza è esatta questi tempi dovrebbero farci riflettere su un assunto che ha dell’apodittico.