Esteri

Elezioni Usa, le cifre lo dimostrano: la democrazia americana è una farsa

Il 5 novembre 2024 si terranno le elezioni negli Stati Uniti. Come funziona il sistema? E soprattutto: quali voti “contano” davvero?

trump kamala harris voto usa © Henrik5000 tramite Canva.com

Di solito si fanno calcoli politici. Qui, parlando di elezioni negli Stati Uniti, previste il prossimo 5 novembre 2025, faremo sono dei calcoli aritmetici. Innanzitutto, in 44 stati votano sempre il candidato democratico o votano sempre quello Repubblicano, garantendo all’uno o all’altro l’intera torta di Grandi Elettori. In California o New Jersey o New York, ad esempio, votano sempre un Democratico; in Utah o Missouri o Florida scelgono sempre un Repubblicano. Potresti candidare una capra o un gorilla e votano sempre e solo uno dei due. Ok?

Ci sono solo 7 stati “indecisi”: Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, North Carolina, Georgia, Arizona e Nevada. A ben vedere, solo questi Stati “contano” davvero proprio perché gli altri 44 Stati sono divisi circa a metà repubblicani e metà democratici e votano sempre allo stesso modo chiunque sia il candidato. Nessuno sembra lo capisca fuori dagli Usa, ma l’elezione si decide solo in questi 7 Stati ed è così da 40 anni.

Ora, attenzione: la popolazione di Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, North Carolina, Georgia, Arizona e Nevada conta in totale 60 milioni di persone. Solo il 73% degli adulti si registrano per votare, cioè 34 milioni di persone di cui il 67% ha votato nel 2020 (23 milioni) di cui di cui solo il 10% cambia a volte il suo voto (2.3 milioni). Per cui, alla fine, di una popolazione di 333 milioni solo lo 0.6% dei votanti conta davvero (appena 2,3 milioni).

Stando alla matematica non sembra un sistema elettorale molto democratico, vi pare?

di Paolo Becchi, 15 ottobre 2024

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