C’è una cosa molto importante che è passata davanti agli occhi della stampa internazionale ma che, per motivi legati alle notizie che dal Medioriente si susseguono a ritmo serrato, è rimasta in ombra e non ha avuto l’importanza che meritava.
Mi riferisco alle parole che Ronen Bar, il direttore dello Shin Bet, il servizio di sicurezza e controspionaggio interno dello stato di Israele, che durante una riunione ha detto: “Israele ha l’obbligo di eliminare gli alti funzionari dell’organizzazione terroristica di Hamas anche in Qatar, in Libano, in Turchia e in ogni altra parte del mondo. Questa è la Monaco della nostra generazione”. La minaccia verso i vertici di Hamas, tutti i vertici non solo quelli rimasti intrappolati nella Striscia di Gaza, è chiara. Senza girarci intorno, Ronen Bar ha detto esattamente ciò che è il desiderio di tutti gli israeliani dopo il 7 ottobre scorso.
Ma ci sono alcune note che stonano.
Ronen Bar gode di un enorme curriculum. Ad esempio, è stato suo il raid che portò nel 2012, poco prima dell’inizio dell’operazione ‘Colonna di Nuvola’, all’eliminazione di Aḥmad al-Jaʿbarī. Missione complicata. Oltre ad essere uno dei capi militari di Hamas, al-Jaʿbarī era il responsabile del lancio di razzi Qassam da Gaza contro il territorio di Israele, uno dei principali comandanti del braccio armato di Hamas e il leader nella presa di Gaza da parte della sua organizzazione ai danni di Al Fatah di Abu Mazen. Nonostante fosse dunque uno degli uomini più blindati al mondo, le truppe al comando di Ronen Bar lo localizzarono e l’aeronautica militare con un bombardamento mirato lo mise fuori dai giochi. Morirono al-Jaʿbarī e il figlio, che era il suo vice.
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Nonostante il suo curriculum, dicevamo, l’attuale direttore dello Shin Bet non ha mai avuto un buon rapporto con il Primo ministro Benjamin Netanyahu: era stato infatti l’ex primo ministro, Naftali Bennet, a conferirgli l’incarico su indicazione dell’ex ministro della Difesa, Benny Gantz. Praticamente è un uomo schierato con l’opposizione al servizio del governo. Nonostante questo paradosso, ha comunque mantenuto il suo ruolo anche con il nuovo governo. Lui non si dimise e il governo, per non creare ulteriori beghe politiche, lo lasciò al suo posto.
Dopo le dimissioni del direttore del servizio informazioni dell’esercito, Aman, considerato il responsabile principale della debacle del 7 ottobre scorso, ora però gli occhi di tutti sono puntati su di lui. Questo perché anche se è vero che l’esercito non era presente come avrebbe dovuto sulla linea di confine, questa mancanza è stata probabilmente dovuta proprio a causa delle scarse informazioni che proprio lo Shin Bet, che opera nella Striscia e nei territori contesi, ha la responsabilità di selezionare e analizzare.
Per il momento in Israele non si cercano i responsabili politici, militari e di intelligence che hanno permesso ad Hamas il massacro perché Israele ha una guerra da vincere, e le operazioni nella Striscia di Gaza sono solo uno dei capitoli. Nessuno può al momento prevedere cosa succederà con Hetzbollah in Libano, dove lo scambio di colpi è sempre più frequente, e in Giudea e in Samaria (Cisgiordania), all’interno della quale ci sono troppe cellule terroristiche di Hamas o affiliate alla Jihad Islamica.
A fare luce sugli eventi e a trovare i responsabili della mancata difesa attiva che ha permesso il massacro del 7 ottobre scorso sarà sicuramente una commissione di inchiesta parlamentare che verrà istituita subito dopo la fine della guerra. Vedremo solo dalle sue risultanze come ne usciranno tutti i capi dell’intelligence, della difesa e della politica israeliana. In questa triste lista Ronen Bar è in buona compagnia.
Solo allora i nodi verranno al pettine e verrà, lo vuole tutto il popolo israeliano senza se e senza ma, eseguita l’epurazione di coloro che non sono stati all’altezza del compito che stavano svolgendo.
Per cui, anche se come immaginabile e preannunciato, Israele ha l’obbligo di eliminare gli alti funzionari dell’organizzazione terroristica di Hamas in ogni parte del mondo come è stato dopo l’attentato che costò la vita agli atleti israeliani presenti alle olimpiadi di Monaco 1972, è chiaro che a farlo non sarà lo Shin Bet di cui lui è in questo momento a capo ma il Mossad che è responsabile per le operazioni all’estero.
Quando tutto questo accadrà, perché sicuramente accadrà, Ronen Bar sarà già un pensionato di lusso.
Michael Sfaradi, 5 dicembre 2023
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