Capitalismo: l’ideale sconosciuto di Ayn Rand è un testo che si presenta oggi con la forza di un classico sempre attuale. Ayn Rand, sacerdotessa della figura eroica dell’imprenditore-creatore ci offre le sue riflessioni sull’importanza impareggiabile di questo modello economico, ma soprattutto sociale e morale, per lo sviluppo del genere umano.
La scrittura e il pensiero di Ayn Rand non ammettono compromessi e si oppongono in maniera radicale a tutto il contemporaneo anti-capitalismo che inonda i media, la politica e la nostra intera società. Quella stessa società che ha raggiunto un grado altissimo di benessere e libertà proprio grazie a quel tanto vituperato sistema economico.
Il pensiero randiano, adamantino e durissimo, ci consente di osservare la realtà da una prospettiva del tutto diversa da quella a cui siamo abituati. Secondo Rand nessun sistema economico-politico della storia ha mai dato prova del suo valore in modo altrettanto eloquente o ha arrecato beneficio all’umanità in misura così vasta come il capitalismo; e nessuno, allo stesso tempo, è stato mai attaccato così ferocemente e ciecamente.
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Nei suoi saggi, questa pensatrice riversa quel culto dell’individuo indipendente che permea la sua produzione narrativa incentrata su quell’egoismo razionale che costituisce il concetto cardine della concezione randiana dell’uomo. Come afferma uno dei protagonisti dei suoi romanzi, l’architetto Roark: «non riconosco il diritto di nessuna persona su un singolo minuto della mia vita, né su una sola particella della mia energia. Io desidero dichiarare che sono un uomo che non esiste per gli altri. […] Non riconosco alcun obbligo verso gli uomini tranne uno: rispettare le loro libertà e non prender parte a una società di schiavi».
Michele Silenzi, 2 luglio 2023