De Pascale esulta
“Spero di potere incontrare Giorgia Meloni nei prossimi giorni, serve un cambio di passo, una leale collaborazione istituzionale, per dare risposte a chi non dorme la notte per il maltempo”, detto il neo presidente dell’Emilia Romagna, Michele De Pascale. “I cittadini hanno mandato un messaggio molto chiaro rispetto alla Regione. Aspettiamo i dati definitivi ma al momento son molto positivi”. De Pascale è preoccupato però per “il dato di partecipazione alle urne e deve essere motivo di riflessione”.
Emilia Romagna, la proiezione dei voti reali minuto per minuto
Le proiezioni minuto per minuto con l’arrivo degli spogli reali dei voti.
- Michele de Pascale (csx): 55,7%
- Elena Ugolini (cdx): 41,1%
Emilia Romagna, ecco gli exit poll
Ecco gli instant poll in Emilia Romagna per La7
- Michele de Pascale (csx): 54,5-58,5%
- Elena Ugolini (cdx): 39,5% – 43,5%
- Federico Serra (Potere al Popolo)
- Luca Teodori:
Ecco gli exit poll per la Rai:
- Michele de Pascale (csx): 53-57%
- Elena Ugolini (cdx): 39-43%
- Federico Serra (Potere al Popolo)
- Luca Teodori:
Affluenza, il dato parziale
In Emilia Romagna l’affluenza alle urne sui 4.529 è del 46,42%. Nella precedente tornata elettorale, quando però si votava in un solo giorno, l’affluenza fu del 66,72%.
Emilia Romagna, l'affluenza alle 23 di ieri
Alle ore 23 di ieri in Emilia-Romagna è stata del 35,77% l’affluenza nelle 4.529 sezioni per le elezioni regionali. Il dato della scorsa tornata per l’affluenza era stato del 67,67%.
La sfida in Emilia Romagna
L’Emilia-Romagna chiamata a decidere chi succederà a Stefano Bonaccini alla guida della Regione. Due figure di spicco si contendono il ruolo, rappresentando le principali coalizioni del panorama politico italiano.
Da un lato, troviamo Michele de Pascale, attuale sindaco di Ravenna e candidato sostenuto dal Partito Democratico e da un’ampia coalizione di centrosinistra, incluso il M5S, che mira a proseguire il lavoro iniziato da Bonaccini. Dall’altro canto, ci presenta Elena Ugolini, preside con un background in Comunione e Liberazione, candidata per il centrodestra, con l’obiettivo di ribaltare una roccaforte storica del centrosinistra, ininterrottamente dal 1970.
Queste elezioni rappresentano una sfida imprevedibile, resa ancora più incerta dall’affluenza alle urne, un fattore considerato chiave nel determinare l’esito del voto. Rispetto al 2020, quando l’affluenza raggiunse il 67% grazie alla mobilitazione indotta da figure politiche di rilievo come Matteo Salvini, quest’anno vi è la preoccupazione di un possibile calo, riecheggiando il crollo al 37% del 2014, a causa di scandali e inchieste che hanno minato la fiducia dei cittadini nella politica locale.
Nel finale di campagna elettorale, i candidati hanno adottato strategie mirate per attrarre voti. Michele de Pascale ha scelto Bologna, fulcro del centrosinistra e decisiva in passate consultazioni, per il suo ultimo appello al voto. Elena Ugolini, mirando a una vittoria storica per il centrodestra, ha optato per Ferrara, città simbolo del centrodestra in regione, sperando di incrementare il proprio seguito.
La competizione elettorale vede anche la partecipazione di altre figure minori che contribuiscono a diversificare l’offerta politica. Federico Serra porta avanti le istanze di Potere al Popolo e Rifondazione Comunista, mentre Luca Teodori rappresenta posizioni più marginali, come quelle no-vax e no-euro, dimostrando la varietà delle proposte politiche in gioco.