Emiliano e l’appalto ai fratelli: se fosse capitato a Toti?

I famigliari del presidente si aggiudicano 41mila euro per lavori nel Consiglio. La difesa del dem: sono all’oscuro

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Emiliano appalto uffici

Per capire come i giornali interpretino a seconda del loro punto di vista i fatti che succedono, basta pensare a questa questione del governatore pugliese Michele Emiliano e la funzionaria del consiglio regionale della Puglia che ha deciso di cambiare gli arredi del consiglio. È stato quindi fatto un appalto da 41mila euro e, chi vince questo appalto? I fratelli di Emiliano, che vendono arredi. Sono sicurissimo che siano bravissimi e che la famiglia Emiliano sia la numero uno in merito di arredi, ma il fatto che l’appalto fatto da Emiliano sia stato vinto dalla sua famiglia è un dato di fatto. Va quindi a finire che per rifare le sedie, evidentemente ritenute troppo scomode per i sederi dei consiglieri regionali, i contribuenti pugliesi finanziano un bando vinto dalla famiglia Emiliano.

Sia chiaro, a me va benissimo. Ma io mi chiedo: se la stessa cosa l’avesse fatta Giovanni Toti in Liguria o qualsiasi altro governatore di destra, che cosa avrebbero detto i giornali? Gli avrebbero fatto un mazzo così. Invece in questo caso la funzionaria dice che questa è stata una coincidenza e che non pensava che la famiglia Emiliano che si occupa di mobili fosse la famiglia del presidente. Io sono convinto che sia andata come dice la funzionaria pugliese e non lo dico ironicamente. Ci sta tutto, ma il punto fondamentale è che a parti invertite oggi tutti i giornali sarebbero stati pronti a scrivere paginate e paginate, insinuando di tutto. Quante volte hanno rotto le balle per molto di meno? Io non voglio che nessuno le rompa a nessuno, va bene così. Non mi scandalizzo dell’appalto vinto dalla famiglia di Emiliano, ma mi scandalizzo del comportamento dei giornali.

Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 13 settembre 2024

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