Enigma sui “giovani” morti: in Europa ce ne sono 20mila in più

I dati dell’Osservatorio Europeo sulla Mortalità: record di decessi di giovani e adulti

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di Paolo Becchi e Giovanni Zibordi

Sono usciti i dati dei morti totali dell’Osservatorio Europeo sulla Mortalità (EuroMoMo) e invitiamo tutti ad andare a vedere cosa mostrano perché è clamoroso.

Sono ormai mesi che l’Osservatorio Europeo, che da decenni raccoglie e pubblica i dati dei decessi totali (per tutte le cause) mostra come in Europa non ci sono mai stati tanti morti sotto i 64 anni come nel 2021.

Per i giovani e per la popolazione che lavora e non è pensionata, da 14 a 64 anni, nel 2021 è un disastro, la mortalità è a livelli record e cumulativamente si tratta di circa 20mila decessi in più rispetto al 2020 e oltre 31 mila rispetto al 2019. Il grafico ricopiato sotto da EuroMomo di questa settimana mostra i morti totali, per tutte le cause non quelli soliti solo Covid-19, per la fascia di età fino ai 44 anni che (se leggi l’asse delle ascisse) sono circa 2,200 in più rispetto all’anno scorso e quelli fino a 64 anni che sono 20mila in più).

Questo fenomeno di mortalità in eccesso nel 2021 rispetto persino al 2020 non si verifica sopra i 64 anni. Se si controlla sempre sul sito di Euromomo, da 65 a 74 anni la mortalità è invariata rispetto all’anno scorso, sopra i 74 anni invece la mortalità totale è scesa di oltre 40mila nel 2021 rispetto al 2020.

Effetto vaccini?

Il fatto che gli anziani oltre i 74 anni muoiano di meno nel 2021 è coerente con l’effetto della vaccinazione. Ma allora non si può attribuire questo record di morti giovani e adulti in più alla Covid-19, perché la vaccinazione è stata di massa.

La fascia più anziana è quella vulnerabile alla Covid-19 perché, come si sa, ad esempio in Italia su 136 mila morti Covid quasi tutti, 129 mila (cioè il 96%) avevano più di 70 anni. Se allora la loro mortalità è calata nel 2021 lo si può attribuire ad un effetto della vaccinazione. Ma allo stesso tempo, se sotto i 65 anni ci sono molti morti in più del 2020, anzi si verifica il record storico di morti degli ultimi anni bisogna parlare anche in questo caso della vaccinazione. Perché l’unica cosa diversa nel 2021 rispetto al 2020 non è il lockdown o la Covid-19, ma la vaccinazione con questi prodotti di Pfizer, Moderna e AstraZeneca.

I dati sui decessi (e gli anni di vita persi)

I giovani e gli adulti muoiono molto di più che negli anni passati di colpo quest’anno. Lo dicono i dati dell’Osservatorio Europeo. Fingere che il problema non esiste confondendo i decessi degli adulti e giovani con quelli degli ultraottantenni (che sono invece in calo) è scorretto.

Morire a 40 anni non è la stessa cosa che morire a 80 anni. I biologi hanno anche una denominazione di questa differenza indicata come “anni di vita persi” su cui fanno i calcoli, ma dovrebbe essere un fatto ovvio, anche se viene sempre oscurato nelle statistiche dei “morti Covid”. Se ci sono 20mila morti in più nella fascia da 14 a 64 anni, con una età media, ipotizziamo, di 50 anni, questi equivalgono in termini di “anni di vita persi” a 600 mila morti di età media di 80 anni. Perché bisogna moltiplicare i 20mila morti con età media di 50 anni per gli anni di vita medi persi, che sono 30 anni.

L’unica differenza tra il 2020 e il 2021 non è la Covid (o il lockdown) che c’erano sia l’anno scorso che quest’anno, ma la somministrazione di questi vaccini.

I morti in più giovani e adulti (sotto i 64 anni) rilevati dall’Osservatorio Europeo confermano quello che si può leggere nelle cronache locali: giovani e adulti e sani muoiono quest’anno a livelli record. E confermano il timore che hanno milioni di persone ovunque nel mondo rispetto a questi vaccini preparati in meno di dieci mesi quando tutti gli altri vaccini sono sempre testati per almeno cinque anni.

Ogni giorno sui giornali leggiamo dei ricoverati in terapia intensiva “no vax”.  Vedi ieri il Corriere che parla di 24 ricoverati sotto i 40 anni e 165 ricoverati sotto i 60 anni in un mese non vaccinati.

Ma in questa fascia di età, come abbiamo visto i dati dell’Osservatorio Europeo (purtroppo l’Istat non fornisce lo stesso tipo di dati aggiornati), vengono indicati 20mila morti (per tutte le cause)  in eccesso nel 2021 rispetto al 2020. In Italia, considerando che la nostra popolazione è circa il 20% di quella europea rilevata da EuroMoMo, ci sono stati finora presumibilmente 4mila morti in più quindi in questa fascia degli adulti e giovani quest’anno.

È corretta questa nostra valutazione? E se effettivamente abbiamo, usando questi dati EuroMoMo, in proporzione alla popolazione europea, circa 4mila morti in più non anziani, allora occorre indicare quanti sono i vaccinati tra questi morti. Sarebbe assurdo ipotizzare che siano morti solo i non vaccinati. Anzi non si può escludere – considerata la vaccinazione di massa – che molti di questi morti siano vaccinati. E allora il dato dei non vaccinati in terapia intensiva andrebbe di molto relativizzato.

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