Commenti all'articolo “Epidemia” di infarti: dopo il Covid o dopo il vaccino?
Torna all'articolo
97 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Max
12 Maggio 2022, 12:29 12:29
Mia esperienza.
Anni 52.
Vaccino 3 dose, 01/01/2022
2 attacchi non riconosciuti come tali l’8/1 e il 10/1
Infarto con ricovero in intensiva il 15/1
Legame o no non lo so, ma non ho mai avuto nulla di nulla prima
Lucas
29 Aprile 2022, 11:47 11:47
ci sono troppi interessi ECONOMICI per ammettere che il vaccino abbia causato tanti danni avversi, inoltre ci sono ben 9 pagine A4 di reazioni avverse da vaccini mRna, ma questo non lo dicono, inoltre giusto per chiudere, ben 3 persone conosciutissime, morte per patologie non legate assolutamente al Covid ne tantomeno al vaccino….sono state dichiarate morte per covid, ovviamente il ricovero è avvenuto non per covid….ma poi la cartella clinica si è trasformata per covid e ovviamente qualcuno ci ha guadagnato. Ambulanza in arrivo per uomo con infarto……voilà sul foglio hanno scritto COVID…..complimentoni ai sapientoni che credono a bab
Alberto
29 Aprile 2022, 11:14 11:14
Il vaccino non innesca il meccanismo
Cernetti spende una parola anche per i vaccini. «Non innescano questo meccanismo – dice – e non ci sono relazioni. Il vaccino prepara l’organismo a un impatto meno violento con il virus. La differenza della risposta infiammatoria generata dal contatto con il Covid rispetto a quello con il vaccino è enorme. E anche chi si è contagiato dopo essersi vaccinato non ha avuto una reazione infiammatoria così violenta come chi non si era vaccinato».
Ovviamente questo però lo omettiamo di scrivere, senno il titolo “epidemia-di-infarti-dopo-il-covid-o-dopo-il-vaccino” perderebbe di significato, giusto?
Paolo
28 Aprile 2022, 9:26 9:26
Il gruppo di controllo per verificare c’è. Sia in Italia che all’estero c’è una certa percentuale di non vaccinati in tutte le fasce d’età. Chi vuol DAVVERO fare giornalismo d’inchiesta DOVREBBE verificare a campione CON METODO SCIENTIFICO e farci sopra un bel servizio, se le responsabilità dovessero essere CHIARAMENTE imputabili al vaccino.
Ma forse è più proficuo gettare il sasso e ritirare la mano.
Manuel
21 Aprile 2022, 14:41 14:41
I ricoveri per infarto tra febbraio e marzo 2020 erano diminuiti di circa il 20% rispetto lo stesso periodo del 2019. Quindi sembrerebbe immutata rispetto al pre covid.
Flavio
7 Aprile 2022, 21:31 21:31
Non solo. Lo studio dovrebbe prendere in esame anche le persone non vaccinate, verificando se, almeno statisticamente, la percentuale di problemi cardiaci sia la medesima. Già questo basterebbe…
Mia esperienza.
Anni 52.
Vaccino 3 dose, 01/01/2022
2 attacchi non riconosciuti come tali l’8/1 e il 10/1
Infarto con ricovero in intensiva il 15/1
Legame o no non lo so, ma non ho mai avuto nulla di nulla prima
ci sono troppi interessi ECONOMICI per ammettere che il vaccino abbia causato tanti danni avversi, inoltre ci sono ben 9 pagine A4 di reazioni avverse da vaccini mRna, ma questo non lo dicono, inoltre giusto per chiudere, ben 3 persone conosciutissime, morte per patologie non legate assolutamente al Covid ne tantomeno al vaccino….sono state dichiarate morte per covid, ovviamente il ricovero è avvenuto non per covid….ma poi la cartella clinica si è trasformata per covid e ovviamente qualcuno ci ha guadagnato. Ambulanza in arrivo per uomo con infarto……voilà sul foglio hanno scritto COVID…..complimentoni ai sapientoni che credono a bab
Il vaccino non innesca il meccanismo
Cernetti spende una parola anche per i vaccini. «Non innescano questo meccanismo – dice – e non ci sono relazioni. Il vaccino prepara l’organismo a un impatto meno violento con il virus. La differenza della risposta infiammatoria generata dal contatto con il Covid rispetto a quello con il vaccino è enorme. E anche chi si è contagiato dopo essersi vaccinato non ha avuto una reazione infiammatoria così violenta come chi non si era vaccinato».
Ovviamente questo però lo omettiamo di scrivere, senno il titolo “epidemia-di-infarti-dopo-il-covid-o-dopo-il-vaccino” perderebbe di significato, giusto?
Il gruppo di controllo per verificare c’è. Sia in Italia che all’estero c’è una certa percentuale di non vaccinati in tutte le fasce d’età. Chi vuol DAVVERO fare giornalismo d’inchiesta DOVREBBE verificare a campione CON METODO SCIENTIFICO e farci sopra un bel servizio, se le responsabilità dovessero essere CHIARAMENTE imputabili al vaccino.
Ma forse è più proficuo gettare il sasso e ritirare la mano.
I ricoveri per infarto tra febbraio e marzo 2020 erano diminuiti di circa il 20% rispetto lo stesso periodo del 2019. Quindi sembrerebbe immutata rispetto al pre covid.
Non solo. Lo studio dovrebbe prendere in esame anche le persone non vaccinate, verificando se, almeno statisticamente, la percentuale di problemi cardiaci sia la medesima. Già questo basterebbe…