Commenti all'articolo Era ora: lo Stato chiede 6,8 milioni di danni ai centri sociali
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Andrea G.
14 Gennaio 2025, 16:26 16:26
Manifestare il proprio dissenso e’ un diritto.
Danneggiare persone e cose pubbliche o private no.
Questo NON e’ un diritto. E la liberta’ non e’ la liberta’ di fare cio’ che si vuole, ma di fare cio’ che si puo’ fare nel perimetro delle regole che ci siamo dati.
Gianfranco alfano
14 Gennaio 2025, 13:58 13:58
Bellissima mossa dello stato, ki rompe(in tutti i sensi) paga!
Se la richiesta di danni fosse stata per le devastazioni che si stanno perpetrando negli ultimi anni nelle varie città si poteva anche essere d’accordo. La tav è un opera pubblica che le comunità locali non vogliono. Stesso abominio le pale eoliche in Sardegna. Lo Stato ignora le comunità locali
Enzo
14 Gennaio 2025, 9:26 9:26
Ci sono già i difensori di ufficio di questi vandali . Le responsabilità sono soggettive,non ci sono prove di dichiarazioni allo sfascio,ecc. ecc. Hanno solo paura e i più furbi si sfileranno lasciando agli amici più ingenui le responsabilità. Prove ce ne sono a bizzeffe come i danni. Auguri !
VPT
14 Gennaio 2025, 8:54 8:54
Processo che, aimé, non porterà da nessuna parte. Dimostrare la responsabilità di un associazione rispetto agli atti dei singoli pare cosa ardua. Era meglio imbastire un processo penale sui singoli individui identificati dal personale o dalle telecamere.
Manifestare il proprio dissenso e’ un diritto.
Danneggiare persone e cose pubbliche o private no.
Questo NON e’ un diritto. E la liberta’ non e’ la liberta’ di fare cio’ che si vuole, ma di fare cio’ che si puo’ fare nel perimetro delle regole che ci siamo dati.
Bellissima mossa dello stato, ki rompe(in tutti i sensi) paga!
PAGARE, PAGARE, PAGARE, PAGARE,….!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Se la richiesta di danni fosse stata per le devastazioni che si stanno perpetrando negli ultimi anni nelle varie città si poteva anche essere d’accordo. La tav è un opera pubblica che le comunità locali non vogliono. Stesso abominio le pale eoliche in Sardegna. Lo Stato ignora le comunità locali
Ci sono già i difensori di ufficio di questi vandali . Le responsabilità sono soggettive,non ci sono prove di dichiarazioni allo sfascio,ecc. ecc. Hanno solo paura e i più furbi si sfileranno lasciando agli amici più ingenui le responsabilità. Prove ce ne sono a bizzeffe come i danni. Auguri !
Processo che, aimé, non porterà da nessuna parte. Dimostrare la responsabilità di un associazione rispetto agli atti dei singoli pare cosa ardua. Era meglio imbastire un processo penale sui singoli individui identificati dal personale o dalle telecamere.