Va dato quindi atto ad Ermal Meta di essere stato sincero. Nel tweet infatti scrive che “nonostante i tre vaccini” è stato da cani, tanto da dover “sparire” pure dai social. Una confessione che finalmente mette al tappeto quei vipponi infetti che stavano lì a rimarcare che “grazie al vaccino” non erano finiti in ospedale o nella tomba. Ricordate? A fare l’elenco non si finirebbe più: Giuliano Sangiorgi, Dario Nardella, il vicesindaco di Bologna Emily Clancy e chi più ne ha, più ne metta.
Anziché ammettere di essere stati un po’ fregati, visto che le autorità avevano spacciato i vaccini come prodotti in grado di renderci superimmuni, hanno scelto la via della farsa. Noi, che siamo più realisti, continuiamo a ribadire sempre lo stesso concetto: immunizzarsi è utile, ma senza dogmi. Le star infette invece hanno preso a ripetere all’unisono la stessa formula, un po’ ridicola e certo indimostrabile: “Sono positivo, mannaggia, ma grazie alla punturina sto bene”. Andatelo a dire a Meta, che “nonostante” tre dosi è stato “abbastanza male”. Lui no, mi sa che il vaccino non lo ringrazia.