Vi ricordate quando c’era la corsa a pubblicare su tutti i giornali la foto dei vip contagiati dal coronavirus? Altri tempi, epoca diversa. Adesso che sono arrivati i vaccini in prima, seconda e terza dose, magicamente le notizie di cantanti e attori contagiati da Sars-CoV-2 nonostante il booster vengono relegate alle edizioni online, sezione marginale a fondo pagina. Se poi disgraziatamente accade che proprio non si può tenere nascosta la faccenda, ecco che scatta il meccanismo giustificatorio: tutti subito a precisare che il malcapitato sta bene “grazie al vaccino”. E come sennò?
Ieri sera Ermal Meta, cantante di origine albanese che è apparso anche all’ultima edizione del festival di Sanremo, ha annunciato la sua positività. “Ciao ragazzi, scusate la mia assenza di questi giorni, ma nonostante le tre dosi di vaccino mi sono preso il covid e sono stato abbastanza male”, ha scritto su Twitter la star. “Adesso sono in ripresa. Spero di ritornare in forma il prima possibile. Vi abbraccio, a presto. Erma”.
La notizia, dicevamo, è di ieri sera, ripresa da quasi tutte le testate online con un semplice copia incolla del cinguettio. Ma nessuna edizione cartacea odierna ha pensato fosse il caso di comunicarlo ai propri lettori. Come mai? Non sarà forse che rischiava di essere un boomerang contro la narrazione di chi vuole spacciare i vaccini, che sono certamente utili, per una sorta di pozione magica anti-contagio e anti-malattia? Quando muore un “no vax” si sprecano i titoloni a nove colonne, per Ermal invece manco un colonnino. Eppure la sua vicenda sarebbe giornalisticamente succulenta. Non solo dimostra che i vaccinati possono contagiarsi lo stesso, checché ne dicano Draghi e la sua strana concezione delle evidenze scientifiche. Ma anche che in alcuni casi si possono pure ammalare.
Va dato quindi atto ad Ermal Meta di essere stato sincero. Nel tweet infatti scrive che “nonostante i tre vaccini” è stato da cani, tanto da dover “sparire” pure dai social. Una confessione che finalmente mette al tappeto quei vipponi infetti che stavano lì a rimarcare che “grazie al vaccino” non erano finiti in ospedale o nella tomba. Ricordate? A fare l’elenco non si finirebbe più: Giuliano Sangiorgi, Dario Nardella, il vicesindaco di Bologna Emily Clancy e chi più ne ha, più ne metta.
Anziché ammettere di essere stati un po’ fregati, visto che le autorità avevano spacciato i vaccini come prodotti in grado di renderci superimmuni, hanno scelto la via della farsa. Noi, che siamo più realisti, continuiamo a ribadire sempre lo stesso concetto: immunizzarsi è utile, ma senza dogmi. Le star infette invece hanno preso a ripetere all’unisono la stessa formula, un po’ ridicola e certo indimostrabile: “Sono positivo, mannaggia, ma grazie alla punturina sto bene”. Andatelo a dire a Meta, che “nonostante” tre dosi è stato “abbastanza male”. Lui no, mi sa che il vaccino non lo ringrazia.