Politica

Esclusiva – L’ex portavoce di Lollobrigida sulle chat antisemite: “Mi hanno distrutto”

La lettera di Paolo Signorelli a Nicolaporro.it dopo il caso dei messaggi privati che lo ha portato alle dimissioni

Travolto dalle polemiche dopo che Repubblica ha diffuso alcune chat private tra lui e Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, il capo ultras della Lazio ucciso nel 2019, Paolo Signorelli, ormai ex portavoce del ministro Francesco Lollobrigida, nei giorni scorsi ha deciso di rassegnare le dimissioni.

Le conversazioni finite nel mirino sono state pescate dalle carte dell’inchiesta proprio sulla morte di Piscitelli. Si tratta di alcuni scambi di messaggio su WhatsApp. Peccato che Signorelli non c’entri niente con quell’inchiesta, non essendo mai stato indagato. Eppure, proprio quelle chat sono state rese pubbliche suscitando un vero e proprio polverone politico. Di seguito il contenuto della lettera di Paolo Signorelli:

“Questa vicenda ha distrutto la mia vita e oggi non ho neanche la forza di parlarne pubblicamente. Le conversazioni e i messaggi con Fabrizio Piscitelli sono certamente esecrabili e offensivi, seppur estemporanei e circostanziali. Chiedo scusa per questo. Trattasi comunque di conversazioni riservate prive di rilevanza penale e irrilevanti e non pertinenti rispetto al giudizio dove sono state prodotte. La diffusione di tali dati ha provocato effetti devastanti sulla mia vita di lavoratore, padre di famiglia, incensurato, che vede in tal modo calpestare la propria onorabilità e reputazione. A dispetto dei vari commenti che la solita gente e la solita stampa riserverà”.

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