Si prospetta un autunno infernale, sul quale aleggia lo spettro, evocato dal ministero dell’Interno, di gravi tensioni sociali dovute alla crisi economica. E l’Italia si presenta disarmata a questo terribile spartiacque. L’unico strumento sul quale Conte spera di far leva è lo stato d’emergenza. Ma non è detto che il gioco gli riesca. Non è detto che bastino le ridicole campagne dei media sui contagi in risalita, per puntellare il blitz.
Non sappiamo se Giuseppi riuscirà davvero a rimetterci ai domiciliari. Sappiamo che, se c’è qualcuno che farebbe meglio a restare a casa, quello è lui.
Alessandro Rico, 14 luglio 2020