1. Se non volessero prorogare lo stato d’emergenza, ci sarebbe nuovamente il grande allarme sui contagi usando il 94% dei positivi come se fossero malati mentre sono asintomatici?
È anche colpa vostra. Vostra? Sì, vostra. Infatti, se l’epidemia è sotto controllo, allora, è merito del governo; se, invece, le cose vanno male, allora, è colpa vostra. Vedete, siete colpevoli e non lo sapete.
Se poi pensate che dovere di governo e regioni è (era) garantire il servizio di “sorveglianza attiva“, allora, siete proprio da ricovero. Il loro dovere è terrorizzare, impaurire, criminalizzare e concepire le libertà individuali non come il necessario presupposto della sicurezza possibile bensì come un ostacolo alla inesistente (anche per Dio) sicurezza assoluta.
Su, fate ancora uno sforzo e consegnate il vostro corpo e soprattutto la vostra anima alle nuove SS dello Stato Sanitario.
2. Governatori, ministri, sindaci invocano l’esercito. Il passo successivo sarà la fucilazione sul posto (come “giustizia poetica” evocata dal simpatico Carofiglio). E pensare che il compito di chi governa era quello limitato, necessario e possibile di garantire il controllo del contagio su scala provinciale con la “sorveglianza attiva”. Invece, siamo in questo clima di demagogia diffusa e di terrore da oltre 8 mesi in cui con lo stato d’emergenza non sono stati capaci nemmeno di prendere i soldi del Mes per organizzare la medicina di base sul territorio. Mentre i cittadini vengono criminalizzati con il plauso degli Italiani disposti a rinunciare al peso delle libertà individuali certe per avere la inesistente sicurezza.
3. Insomma, sta venendo fuori che il governo (e le Regioni) non è in grado di fare sufficienti e motivati tracciamenti e, quindi, il controllo del contagio rischia di scappare di mano. Per questo motivo si insiste sulle mascherine ovunque. In pratica, un alibi.
È un mondo capovolto, in cui, purtroppo, gli stessi Italiani e l’opposizione alimentano l’alibi invece di chiedere al governo (e le Regioni) l’unica cosa che deve fare: garantire il tracciamento su base provinciale. L’ossessione irrazionale di un bene impossibile – la sicurezza totale – porta a cedere sul pre-requisito della sicurezza possibile. Una classica trappola per topi in cui lo stato d’emergenza è insieme la dichiarazione fallimentare del governo e dei cittadini (che si fanno sudditi).
4. Lo stato d’emergenza serve per rendere più efficace e rapido il lavoro di Arcuri…basta, basta, fa già ridere così.
5. Il tragico in questo paese ha sempre un pietoso velo di commedia.
6. Lo stato d’emergenza è l’eutanasia della democrazia liberale. Piaccia o no, è così.