Commenti all'articolo Eutanasia, il “dirittismo” di sinistra fa paura

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wisteria
wisteria
10 Ottobre 2019, 10:03 10:03

Condivido. Nessuno di noi può sapere prima che cosa potrà o non potrà sopportare in una malattia con esito letale. Pertanto il pensiero liberale dovrà invocare la libertà di scelta, pro choice. Ovviamente il pensiero cattolico non potrà che essere pro life. Ma nessuno dei due potrà costringere l’altro. La scienza dovrebbe assicurare le cure palliative e la possibilità di interrompere la somministrazione di liquidi e nutrienti nel caso che si decida di non mantenere in vita il paziente.
La legge dovrebbe intervenire il minimo indispensabile, solo in caso di dubbi o conflitti.

Orlo
Orlo
9 Ottobre 2019, 14:04 14:04

È veramente brutto,parlo per me ovviamente,vedere un filosofo moderno che era un piacere vedere interagire con un Giorello in difesa di una etica liberale,ridursi a servo (sicuramente NON sciocco)di una visione regressista di una società riportata ad una visione familisticamente amorale in cui è il “particulare” che conta su ognj frangente che possa riportare il piccolo nucleo all’interno della società.
E fuori un altro…amen…

Valter
Valter
8 Ottobre 2019, 23:43 23:43

Posizione condivisibile in un paese ideale dove anche i magistrati avessero la stessa “riservatezza e amore” di medici e familiari. Vero il rischio di sconfinamento nel “furore normativo”, ma viviamo in un paese tutt’altro che ideale e che ha comunque le sue “norme”. In assenza di una nuova regolamentazione del “fine vita”, quanti medici e familiari sarebbero indagati per aiuto al suicidio od omicidio causa la decantata “obbligatorietà dell’azione penale” ?

Sal
Sal
8 Ottobre 2019, 18:43 18:43

Io invece non ho proprio capito.
Quando una vita è degna o no di essere vissuta penso che sia chiaro per tutti e non vedo proprio come un governo di sinistra (anche su questo tema si strumentalizza) possa creare l’idea di una vita degna o indegna o addirittura tacciare di indegnità e codardia un malato terminale.
Lo stato può e deve tenersi il più lontano possibile è vero ma in molti casi deve intervenire, quando è il paziente a chiederlo. E allora? Chi deve staccare e quando la spina? I medici possono obiettare?
Almeno uno straccio di legislazione che tuteli e accompagni il malato nelle sue ultime volontà sarebbe invece un provvedimento di civiltà, rispettando totalmente le sue volontà.

Ivo Biavaschi
Ivo Biavaschi
8 Ottobre 2019, 18:21 18:21

Grande, anzi grandissimo Prof. Ocone.
In pochissime righe ha magistralmente scritto tutto ciò che condivido sul tema.

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