Politica

“Fa finta carità”. Meloni si vendica di Chiara Ferragni (un anno dopo)

La stilettata del premier alla influencer multata dall’Antitrust per 1 milione di euro: “Non è il nostro modello”

Giorgia Meloni attacca Ferragni

Vi ricordate quando il 24 agosto del 2022 Chiara Ferragni attaccò Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni, accusando le Marche – allora prima regione a guida FdI – di aver reso “praticamente impossibile abortire”? L’influencer condivise un post della rivista The Vision sul rischio che “una politica” simile rischiasse di “diventare nazionale se la destra vince le elezioni”. Ferragni “chiese” ai follower di agire per “far sì che queste cose non accadano”, e poco prima dell’apertura delle urne tornò alla carica condividendo un post in cui l’ipotesi di governo di destra era definito una “carneficina”. L’attivismo della influencer, nonostante i suoi milioni di follower, non funzionò affatto. Anzi: oggi Meloni è premier e dal palco di Atreju si prende pure una rivincita sul pandoro-gate. In fondo si sa: la vendetta è un piatto da servire freddo.

Ha parlato di molte cose nel suo intervento conclusivo alla kermesse di partito, dove ieri Nicola Porro ha intervistato Elon Musk e dove sono sfilati numerosi politici nazionali e internazionali, compresi Rishi Sunak e Edi Rama. Ha parlato di superbonus, Meloni, ma anche di sicurezza, di Caivano, del salario minimo e del reddito di cittadinanza. E poi, senza citarla, ha riservato un passaggio del suo discorso alla influencer del momento, quella moglie di Fedez che è stata multata per un milione di euro dall’Antitrust con l’accusa di pratica commerciale scorretta sul pandoro Balocco dell’anno scorso.

I fatti sono noti. Ferragni ha sponsorizzato il dolce natalizio, che i consumatori hanno pagato quasi a prezzo triplo rispetto al normale, parlando nelle varie comunicazioni promozionali della donazione all’ospedale Regina Margherita di Torino. Alla nota influencer sono andati, registra l’Antitrust, 1 milione di euro per l’uso del marchio e per la sponsorizzazione. Al reparto dei bambini malati invece appena 50mila euro, peraltro versati mesi prima direttamente da Balocco (non da Ferragni) e soprattutto una cifra non legata alle vendite dei pandori. Da qui la multa dell’agenzia, secondo cui i consumatori sarebbero stati ingannati pensando di partecipare col loro acquisto alla donazione. Sia Balocco che Ferragni smentiscono e annunciano ricorso al Tar. Ma intanto il Codacons ha annunciato di voler presentare una denuncia in procura per verificare se si possa configurare il reato di truffa.

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Meloni dal palco di Atreju ha insomma colto la palla al balzo. “Il vero modello da seguire non sono gli infuencer – ha detto Mela leader di Fdi – che fanno soldi a palate indossando vestiti o mostrando borse o facendo eco al design o promuovendo carissimi panettoni, facendo credere che si farà beneficienza, ma il cui prezzo serve solo a pagare cachet milionari. Il vero modello da seguire è quello di chi quelle eccellenze le inventa, le disegna e che produce tenendo testa a tutti nel mercato globale, solo perché noi semplicemente siamo più bravi e lo sappiamo fare meglio. E ai giovani bisogna spiegare che crearli quei prodotti è più straordinario che limitarsi a mostrarli”.

Franco Lodige, 17 dicembre 2023

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