Cronaca

“Fasci di merd*”, poi le botte: “Così i collettivi ci hanno pestato”

Il racconto choc del militante di Azione Universitaria, i giovani di Fdi, sull’aggressione a Bologna. Indagate 8 persone: spuntano i video

Aggressione bologna

Ci sono anche le testimonianze, ovviamente, di quanto vi abbiamo raccontato una settimana fa su questo sito in esclusiva. Parliamo dell’aggressione subita dai militanti di Azione Universitaria a Bologna, riempiti di botte da un gruppo di giovani di sinistra bolognesi. La procura emiliana ha chiuso l’inchiesta e iscritto otto persone, tra cui una ragazza, nel registro degli indagati.

Il racconto lo fa Alessio Sanfelici, presente quella sera insieme ad altri ragazzi, tra cui l’attuale consigliere comunale Stefano Cavedagna e Dalila Ansalone, candidata al collegio uninominale per la Camera contro Virginio Merola. “Ci hanno sorpreso appena usciti dall’università – racconta Alessio all’Adnkronos – Erano almeno in venti, forse anche di più, qualcuno impugnava un’asta di una bandiera, quella che avevamo portato per mettere la nostra di ‘Azione Universitaria’, un altro aveva un moschettone che utilizzava come tirapugni. Ci dicevano ‘merde’, ‘via da Bologna’, ‘dovete andare via di qua’, ‘fascisti di merda’ e poi ci hanno aggredito con calci e pugni, infierendo, come nel mio caso, quando eravamo già a terra. Era il 19 maggio scorso, ma ricordo i giorni successivi, lo choc, la difficoltà a rimuovere quelle immagini dalla mia testa”.

Per approfondire

I fatti risalgono al 19 maggio del 2022, quando è da poco finito lo spoglio dei voti per le elezioni universitarie. “Siamo usciti per andare a prendere una birra – continua Alessio – Tempo 4, 5 secondi, ci siamo ritrovati davanti, intorno, ovunque, una ventina di persone che ci sono venute addosso inizialmente con insulti, minacce e spintoni, dopo di che sono partite anche le percosse. Sono stato rincorso da almeno 5, 6 persone, buttato a terra e preso a calci. E la cosa paradossale è che non stavamo facendo assolutamente nulla. Tra l’altro eravamo insieme ad altre associazioni universitarie, con noi c’erano anche ragazzi di centro sinistra, l’ambiente era sereno. Evidentemente gli era arrivata voce che eravamo lì e ci hanno aspettato fuori. Ci hanno riconosciuto dalle bandiere che avevamo, dai simboli sulle nostre maglie, indossate proprio per le elezioni, per quello che sarebbe dovuto essere un momento bello di festa”.

Il 25enne è rimasto sotto choc per diverso tempo. Bologna non è nuova a fatti simili: esponenti di FdI e di destra sono già stati vittima di violenza. Stavolta però ci sono i video. E le indagini. “È stata aggressione inaspettata, quei momenti non li auguro a nessuno – conclude Alessio – Io a Bologna faccio attività nel giovanile ma anche col partito da 6 anni e tra volantinaggi, banchetti, convegni, il minimo che riceviamo ogni volta sono insulti e minacce. Qui è la normalità, talvolta sono solo sputi altre aggressioni violente come questa. È successo anche sotto le elezioni regionali nel 2019 ad un banchetto di Fratelli d’Italia: a Bologna per un ragazzo di centro destra è molto difficile e pericoloso fare attività. Noi sempre stati in grado di gestire le situazioni, non abbiamo mai reagito perché sappiamo poi come finiscono queste situazioni. Facciamo la nostra attività perché ci piace, non contro qualcuno, il pericolo è che per un ragazzo di destra è normale ricevere insulti, sputi ed è rischioso fisicamente fare attività politica a destra”.

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