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Fazio, Saviano e Burioni: quelli con la verità sempre in tasca

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L’unica variante che vorremo vedere, di questi tempi, è un cambiamento della televisione: mentre la maggior parte dei programmi cerca un movimentismo che non faccia addormentare il telespettatore nella palude della noia, alcuni modelli restano fedeli a se stessi: regnanti, festanti e impuniti. Mentre Fabio Fazio dichiara di avere la passione di comprare immobili ecocompatibili il suo Che tempo che fa è l’unica scuola in Italia che non teme la Dad pur facendola.

Ormai gli ospiti sono relegati nella seconda parte della trasmissione, mentre dalle 20 su Rai3 la domenica sera sempre più spazio alle lezioncine: se un tempo era anche gradevole ascoltare un critico d’arte come Flavio Caroli raccontarci la storia dell’arte con competenza e nessun accademismo, da qualche mese Fazio lascia la scrivania alla cattedra di Roberto Saviano e Roberto Burioni. Saviano ci parla sempre delle stesse cose: il pericolo delle infiltrazioni mafiose nella pandemia, lezione che ormai sappiamo a memoria tranne i diretti interessati: i commercianti che rischiano di svendere le proprie attività per poche migliaia di euro alla criminalità organizzata. Perché Saviano non torna ad intervenire sul territorio, come faceva a Casal di Principe quando promuoveva i suoi libri? Farebbe notizia, darebbe spazio davvero, oltre alle parole, a un pericolo che esiste ma che, per adesso, dà da mangiare solo a Saviano.

Intanto pontifica, protetto dal piccolo schermo da Fabio Fazio, tranne poi infrangere il vetro del televisore con le raffiche di mitra della sua fiction Gomorra che sta per arrivare alla 5° stagione. Inutile sottolineare, ancora una volta ma vale la pena ricordarlo, come Gomorra sia per noi fruitori indubbiamente una serie ben fatta, mentre per chi vive tutti i giorni a contatto con la camorra il rischio di emulazione è comprovato. Con una novità: non si sa se è Saviano a prendere spunto dalla malavita o la malavita a prendere spunto da Saviano.

Mentre si continua a parlare di virologi e scienziati come presenzialisti televisivi la miglior tecnica di comunicazione la sta applicando Roberto Burioni. Abbandonati i suoi interventi tra i canali, è ospite fisso di Fazio come divulgatore senza contraddittorio. Con tono rassicurante tra Piero Angela e il Colonnello Bernacca, si è ritagliato dieci minuti alla settimana di lezioni sul Covid. Una mini-lezione, con unico “contraltare” l’ossequioso Fazio. Burioni è severo, ma allo spettatore lascia sempre la speranza, la buona notizia e una boccata d’ottimismo. Un colpo al cerchio e uno alla botte. E anche lui il suo quarto d’ora di gloria e di stipendio lo porta a casa.

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