Non se la passano meglio i fautori del Ceo capitalism, Angela Merkel, Emmanuel Macron, Donald Trump, in primis. Anche per loro è arrivato il momento della verità: lasciar decidere il mitico mercato (e allora il destino dell’industria occidentale dell’auto è segnato) ovvero procedere a una nazionalizzazione (la si mascheri fin che si vuole, ma tale sarà). Se la fusione di Fca in Peugeot sarà confermata, il problema sarà di Macron, ma quello degli stabilimenti italiani di Fca sarà del Conte Bis e il negoziato avverrà, nella sostanza, con Macron. Immagino che costui cercherà di dimostrare la loro irrilevanza, nel prossimo ridimensionamento delle capacità produttive europee.
La giostra dell’auto si è messa a girare in modo forsennato. Siamo alle prime battute, nessuno sa come finirà. Il pettine è arrivato ai nodi, il tempo delle chiacchiere è scaduto, conta solo l’execution e questa, lo sappiamo, è una brutta bestia. Per tutti. Punto.
Riccardo Ruggeri, 19 maggio 2020