Commenti all'articolo Fca, quegli aiuti di Stato che fanno storcere il naso

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Sandro Cecconi
Sandro Cecconi
19 Maggio 2020, 12:43 12:43

Zanetti,
le sciocchezze dei contestatori a un tanto alla tonnellata, mi fanno sempre più imbestialire, non sono né comprensibili né giustificabili.
Basterebbe leggere il comunicato della richiedente, FCA Italia SpA e non FCA Group
– sono talmente somari che non riescono a capire la differenza -, per comprendere che sono soltanto chiacchiere da bettola per ubriaconi.
Non sono a conoscenza neanche del fatto che sono in ballo circa 450000 posti di lavoro diretti e indiretti unendo quelli di FCA Italia SpA e indotto composto da micro, piccole e medie imprese.
Sono malati di una malattia comune in questo paese: la crassa ignoranza.

Inoltre non sono a conoscenza la la Holding FIAT Group non è la sola azienda italiana con sede sociale in Olanda la quale presenta il diritto societario semplificato rispetto ad altre nazioni come l’Italia.
Nessuno ha mai alzato il dito nei confronti di altre società come Ferrari, Mediaset, ENI, ENEL, Saipem, Telecom Italia, Illy Caffè, Cementir, Exor, Campari, mentre la Ferrero ha la sede in Lussemburgo.

Nessuno dei c.d. “campioni della italianità” si domanda le motivazioni che hanno indotto questa aziende ad operare determinate scelte. Nessuno che si sia mai preso la briga di rimuovere tali gaps strutturali tipicamente da stato sovietico.

Pagliacci!

stefano
stefano
18 Maggio 2020, 20:20 20:20

Usando la scusa del coronavirus, il governo di Giuseppe Conte ha stanziato 3 miliardi di euro per tenere a galla la compagnia di bandiera. Questi si sommano ai circa 10 miliardi di euro che i contribuenti italiani hanno già inutilmente speso per Alitalia dal 2008. La commissione europea potrebbe dichiarare illegali gli aiuti di Stato elargiti alla compagnia aerea. A quel punto, però, i fondi saranno già stati spesi. Anche considerando queste stime, l’ultimo finanziamento da parte dello Stato ad Alitalia appare sproporzionato. I sussidi stanziati per la compagnia aerea rappresentano il 5,5% dei 55 miliardi di euro che il Decreto Liquidità destina in aiuti a famiglie e imprese ed il doppio rispetto a quello che lo Stato mette a disposizione per le scuole italiane. Il finanziamento si aggiunge ai 500 milioni di euro già concessi al settore con il decreto Cura Italia di marzo. Sono circa 300.000 euro per ogni dipendente Alitalia. Tanta generosità da parte dello Stato italiano non è giustificata. Gli aiuti di Stato, come suggerito dalla commissione europea nelle sue recenti linee guida, sono destinati alle aziende che erano sane prima di essere colpite dalla pandemia. Alitalia era in difficoltà ben prima dell’emergenza dovuta al Covid-19: aveva perso quote di mercato a favore di easyJet e Ryanair sulle rotte internazionali ed era in rosso per circa… Leggi il resto »

Raffaello Ferrentino
Raffaello Ferrentino
18 Maggio 2020, 19:34 19:34

Gentile Professore, premetto che sono completamente d’ accordo con le sue conclusioni. Ma, per come la vedo io, non sulle premesse, anche se questa diversita’ non inficia le sue argomentazioni. Sono altresi’ d’ accordo che la mia premessa e’ inaccettabile dai suoi interlocutori, ma fa parte di una mia esperienza di vita, non certo paragonabile a quella della FIAT. Lei parla di “una multinazionale che….nata italiana, ha scelto di non essere più italiana nella sua “testa”.” Io ritengo che la FIAT sia stata costretta ad allontanarsi dall’ italia a causa della situazione poilitica, economica e sociale del paese. Tasse esagerate, strapotere sindacale, oneri impropri dovuti all’ esigenza del potere politico di mantenere la pace sociale, sentimenti anti-industriale della maggioranza della popolazione: la FIAT dagli anni ’70 perdeva soldi o comunque, non teneva il passo con la concorrenza. Si arrivo’ al punto che il Segretario del secondo partito della Repubblica, incito’ all’ occupazione della fabbrica senza dover rispondere davanti a un tribunale in quanrto co-gestore, sia pure occulto, della cosa pubblica. Era “dovere” della FIAT andarsene per poter sopravvivere fino al momento di poter essere venduta non come ferro vecchio. Cosa che e’ puntualmente uccessa quando si e’ liberata dall’ italia. Non dimentichiamo che, anche al momento della vendita, il ramo italia era in perdita. Per di piu’, l’ italia non… Leggi il resto »

stefano
stefano
18 Maggio 2020, 19:34 19:34

La soluzione migliore per evitare tutte queste polemiche, presto o tardi (presumibilmente presto) FCA quì chiuda tutti i battenti,tanto di fatto oramai di Italiano ha poco,metta per la strada CIRCA 6000 DIPENDENTI così ogni problema ogni discussione non avrà più modo di esistere.Se ci sono dei problemi bisogna risolverli alla base.
Così,ancora una volta,vediamo se andrà a perderci il paese,più le circa 6000 persone che ci lavorano,oppure FCA.
E’ una società interamente privata può farlo quando vuole anche subito.I mezzi non gli mancano.
Lascerà Ferrari col museo il polo storico .

adl
adl
18 Maggio 2020, 18:44 18:44

All’Orlando dei farlocchi, va bene solo quando l’intera Imu serve a rifinanziare MPS e similia.
Il problema è casomai un altro. Se FCA seguendo una pura logica imprenditoriale, sposta la sede in Olanda, perchè non ci si pone a livello di Stato Italia, il problema di farla rientrare rendendo la pariglia al paese dei tulipani, che sono spesso tenuti in bella mostra da un Bellacciao nostrano che siede in una delle impervie poltrone di Bruxelles, senza rinunciare al 50% del suo stipendio, come ha invece fatto in tempo di Covid 19, un tal Mike Manley ???!!!!

Orlo
Orlo
18 Maggio 2020, 18:13 18:13

Per fortuna che c’è lo Zanetti!
La realtà nuda e cruda di una multinazionale che in Italia vale un 7% del pil.
Tra diretto e indotto,ovviamente.
Fate voi il conto di quanti posti di lavoro qualificati e giustamente retribuiti la FCA tiene in piedi nel nostro Paese.
L’automotive ne è dipendente per il 40%.
Poi è un prestito,mica un fondo perso.
Obama fece la stessa cosa e ne nacque FCA.
Ci sarebbe il superdividendo da 5,5 miliardi in contratto per la fusione con PSA da “sterilizzare” per quest’anno se propio vogliamo cogliere una problematica in codesto maxi-prestito.