Nessuno ricorda gli stagionali del turismo a casa da più di un anno, gli operai del tessile che resistono fianco a fianco con l’imprenditore (che in tantissime micro-aziende della filiera è l’amico, il padre della famiglia allargata) nonostante il vuoto degli ordini, le partite Iva che nemmeno guardano più il rosso in banca, dal momento che le più fortunate hanno avuto rimborsi pari al 4% del fatturato perduto, meno delle famose brioches offerte da Maria Antonietta al popolo.
Il vecchio Primo Maggio imbastiva una caricatura garantita e ideologizzata del lavoro, il nuovo Primo Maggio risolve il problema alla radice: non ne parla più. Proletari di tutto il mondo, unitevi. E levatevi dalle palle.
Giovanni Sallusti, 2 maggio 2021