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Fedez mostra i pericoli del fanatismo pro Zan

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Da mesi il mondo cattolico italiano e una parte consistente del paese, della società civile e della politica, si batte contro l’approvazione del Ddl Zan sostenendone il carattere liberticida e lesivo della libertà di pensiero dei cattolici ma la presa di posizione della Segreteria di Stato Vaticana che ha consegnato una nota ufficiale all’Ambasciata italiana presso la Santa Sede sottolineando come il Ddl Zan violi la libertà di organizzazione e di pensiero dei cattolici italiani, assume un valore importantissimo.

Si tratta non di una semplice dichiarazione quanto di una nota ufficiale in cui, per la prima volta nella storia, il Vaticano sottolinea come l’approvazione di una legge italiana violerebbe “l’accordo di revisione del Concordato” in vigore tra lo Stato italiano e la Chiesa. Le rimostranze vaticane nero su bianco, confermano i timori espressi nei mesi passati sulla legge Zan: secondo il testo in discussione al Senato, le scuole cattoliche non sarebbero esentate da organizzare la Giornata nazionale contro l’omofobia ed emerge il timore per la “libertà di pensiero” dei cattolici che rischierebbero conseguenze giudiziarie nell’esprimere il proprio credo. La legge Zan pone perciò una questione non solo dal punto di vista etico ma anche giuridico poiché: “Alcuni contenuti della proposta legislativa in esame presso il Senato riducono la libertà garantita alla Chiesa cattolica dall’articolo 2, commi 1 e 3 dell’accordo di revisione del Concordato”. In tal senso è corretta la richiesta della Santa Sede al governo italiano: “Chiediamo che siano accolte le nostre preoccupazioni”.

L’intervento del Vaticano rappresenta l’occasione per superare definitivamente una proposta di legge non solo lesiva della libertà di pensiero ma anche promotrice di iniziative come il gender nelle scuole che assumono un pericoloso carattere di indottrinamento dei bambini nelle scuole. L’aspetto che riguarda i bambini è uno dei più controversi del Ddl Zan che, se approvato, poterebbe a una pericolosa ideologizzazione della scuola su tematiche molto delicate.

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