Politica

Ferì il ladro che tentò di entrare in casa: Mattarella nega la grazia

Sparò al malvivente: condannato a 4 anni, ora il Colle ha respinto la domanda di grazia

© rattanakun tramite Canva.com

Era il 22 luglio 2013, quando un macellaio di Padova, Walter Onichini, imbracciò il proprio fucile e ferì uno dei tre ladri che aveva cercato di entrare nella sua abitazione. Otto anni dopo, nel 2021, è stato condannato per tentato omicidio e condannato in definitiva a quattro anni di reclusione, contro i 3 anni e 8 mesi del ladro di origini albanesi, Elson Ndreca, che però non ha mai scontato in quanto irreperibile.

Ebbene, dopo 19 mesi di detenzioni, ad Onichini è stato concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali, senza poter uscire da casa dalle 22 alle 6 del mattino e rimanendo sempre all’interno dei confini del Veneto. Poco dopo la sua condanna a quattro anni, fu l’allora moglie del macellaio, attraverso l’avvocato Ernesto De Toni, a presentare domanda di grazia dal Presidente della Repubblica al magistrato di sorveglianza.

Da qui, inizia un secondo calvario per Onichini. La richiesta venne inviata al Ministero della Giustizia solo il 24 agosto 2022 e, dopo quasi due anni, è arrivato il rigetto da parte di Sergio Mattarella. Insomma, il macellaio ha dovuto sopportare un altro libro di 24 mesi a causa dei ritardi della giustizia, come affermato dal legale De Toni. La richiesta di grazia, infatti, è rimasta ferma presso la procedura di Padova per ben 9 mesi, prima di essere trasmessa al Ministero della Giustizia a Roma.

Per approfondire:

L’avvocato di Onichini continua a sottolineare la “palese disuguaglianza di trattamento per due persone che avevano entrambe commesso dei reati per i quali sono stati condannati”, ma una dopo 9 anni dai fatti è finita in carcere solo per 16 mesi. L’altro ladro, pregiudicato ed immigrato irregolare, è stato espulso dall’Italia e condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione, senza però aver mai fatto un giorno in carcere.

Da qui, un’ulteriore beffa. Elson Ndreca si era costituito parte civile nel processo a Onichini, ottenendo un risarcimento danni di 24.500 euro, a cui si affiancano i 20.000 euro (15.000 di risarcimento danni e 5.000 per le spese processuali) che l’albanese – se sarà rintracciato – dovrà destinare al macellaio condannato.

Matteo Milanesi, 17 settembre 2023

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