Commenti all'articolo Fermare i flussi dall’Africa? Ecco l’ideona di Bill Gates

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Giano
Giano
26 Settembre 2018, 20:42 20:42

Indro Montanelli, nella sua autobiografia, racconta che agli inizi della carriera si recò al lebbrosario di Lambaréné, in Africa, per intervistare il dottor Albert Schweitzer, il medico che dedicò la sua vita a curare i lebbrosi africani. Ecco cosa scrive Montanelli: “Ricevendomi nella sua capanna, il cui unico lusso era un pianoforte che costituiva il suo svago serale, mi disse senza mezzi termini che la superiorità dell’uomo bianco consisteva anche nel mettersi al servizio di quello nero”. “Ma senza speranza” – aggiunse, lasciandomi di stucco- “di poterlo redimere dalla sua inferiorità”. Visto che parla chiaramente della superiorità dell’uomo bianco e dell’inferiorità di quello nero, significa che Schweitzer, che ha dedicato la vita a curare i lebbrosi africani, era “razzista”? No, era semplicemente onesto, sincero e realista. Ma non si può dire.

Giano
Giano
22 Settembre 2018, 15:46 15:46

“Creare in Africa una società umana con al centro la “classe media”? Sarebbe questa l’ideona del genio Bill Gates? Peccato, lo facevo più intelligente. Ma se questo è il massimo dell’intelligenza creativa, siamo messi molto male, senza speranza. Tanto vale chiedere un parere allo scemo del villaggio. Magari ha un’idea più concreta, pragmatica e pure realizzabile. Anche gli idioti, talvolta, anche per sbaglio, hanno delle idee brillanti. Sull’Africa, e gli africani, c’è una verità di fondo storicamente provata (e pure biologicamente) che, però, nessuno osa dire; non è in linea col pol-correct. Allora continuiamo a girare intorno al problema, senza mai nominarlo e andare al nocciolo della questione. Quello che non si vuole accettare è la semplice verità che il concetto di “uguaglianza” e di parità e fratellanza universale è la più grande baggianata della storia del pensiero umano. Ma non vogliamo accettarlo. Allora continuiamo pure ad inventarci soluzioni strampalate, senza aver ancora capito nemmeno quale sia il problema.

Mario
Mario
20 Settembre 2018, 17:32 17:32

Voi giornalisti de Il Giornale siete davvero ridicoli. Intanto scrivete articoli prendendo spunto dagli articoli delle altre testate, non fate mai una intervista o nessuno vuole farsi intervistare da voi forse. Siete solo bravi ad infangare gli altri. Nella fattispecie intanto mi sembra una idea del tipo aiutiamoli a casa loro quelli che destra e lega vanno sempre millantando, una volta che qualcuno suggerisce come affronterebbe l’intervento in Africa Voi subito a buttargli fango addosso ridicolizzandolo.
Invece di girare e proporre lo spunto ai vostri lettori per capire in cosa va e cosa non va della proposta fatta… pensate a screditare. Bravi bravi… Immagino siate orgogliosi del vostro lavoro!!!

Andromaca
Andromaca
20 Settembre 2018, 14:44 14:44

La ratio è proprio lì.Prima crei una classe media così poi puoi impoverirla arricchendoti. Ormai il Occidente la classe media si è già impoverita e Bill sa che dalle rape non puoi più cavare sangue, quindi la soluzione è “coltivare”, con il concime (leggi soldi) degli altri frutti ancora in grado di dare sugo, poi passare alla raccolta.
Shalom

Nuccio Viglietti
Nuccio Viglietti
20 Settembre 2018, 14:37 14:37

Commuove questa partecipazione ai dolori del mondo…sempre sporadica e minuziosamente preparata…di coloro che veri propri squali di varie branche gioconde attività umane…elargiscono di tanto intanto a sub-umani sottostanti.
https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

Luigi
Luigi
20 Settembre 2018, 14:16 14:16

Il miglior modo di rapportarci con l’Africa per noi Italiani è di spingere per immensi parchi solari tra il Sahara ed il mare, da raffreddare con acqua di mare spruzzata non Microsoft ( scherzetto ) ma a micro gocce, che raffreddano ed evaporano aumentando le nuvole e le piogge e trasformando il Sahara in un giardino all’Italiana dove fermare i migranti, e vivremo tutti cent’anni felici e contenti.