Esempio di successo imprenditoriale all’estero, Gianluigi Cimmino, CEO Yamamay e Carpisa, ha una concezione del Made in Italy ampia, a 360 gradi. “Siamo presenti in Italia e in altri 42 mercati, dove cerchiamo di rappresentare un Made in Italy che nel nostro caso è soprattutto di concezione e sviluppo di prodotto”, spiega l’imprenditore ai microfoni di Nicolaporro.it, citando anche il valore della distribuzione e della filiera tricolore, che pure contribuiscono al successo delle nostre aziende.
Orgogliosamente napoletano, Cimmino unisce il know-how tricolore a intuizioni avute durante i suoi viaggi all’estero. “La capacità di noi italiani – spiega – è di viaggiare e di cogliere nel mondo le opportunità di crescita e anche di manifattura. L’italiano per natura è un grande viaggiatore e viaggiare porta sempre qualcosa”. Poi la rivelazione: “Mi sveglio anche alle tre di mattina perché ho un sonno molto breve e questo mi aiuta a lavorare con quei mercati esteri che già sono avviati, quando noi invece iniziamo la nostra giornata”.
Carpisa e Yamamay hanno inoltre avviato di recente una collaborazione con il rapper Geolier. “Rappresenta una fascia musicale emergente. Questi artisti comunicano messaggi positivi, ai loro concerti non c’è razzismo. La musica è un linguaggio che unisce”, commenta al riguardo Gianluigi Cimmino, offrendo anche una riflessione sul mondo degli influencer. “È sicuramente tramontata l’epoca del senza contenuto. Se l’influencer è un artista o un personaggio credibile, perché c’è qualcosa di vero, allora funziona sempre. Chiara Ferragni? Certamente ha e aveva contenuto, perché ha creato un mestiere che non esisteva. Sono le copie che sono venute meno nel momento in cui ha traballato il modello”.
Marco Leardi, 18 luglio 2024
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