Era balzata agli onori della cronaca più per le sue attività post-lavorative che per le qualità di governante. Almeno in Italia e nel resto del mondo. Ricordate Sanna Marin? Ricordate il suo ballo alla festicciola privata, il video pubblicato in rete e diventato rapidamente virale mentre la premier Finlandese si scatena come un’adolescente qualsiasi? E ricordate il suo test antidroga esposto in pubblico? Oppure lo scandalo successivo, quello delle foto in topless delle sue amiche, due note influencer, che invitate nella residenza privata si baciano a seno nudo coprendosi i capezzoli con la scritta “Finlandia“?
Il risultato in Finlandia: sconfitta Sanna Marin
Ecco, se lo ricordate, forse vi interesserà sapere che stanotte Sanna Marin – diventata un po’ la paladina della sinistra italiana, libertaria solo con le donne di sinistra e non col Papeete di Salvini – ha perso le elezioni. Esatto. Difficile dire se la colpa sia del modo in cui ha gestito l’adesione del Paese alla Nato, se l’aumento di 10 punti percentuali del debito pubblico di un Paese frugale oppure se abbiano pesato gli scandali. Fatto sta che stanotte le elezioni le ha vinte il centrodestra della Coalizione Nazionale di Petteri Orpo co il 20,8% e 48 seggi. Orpo è un europeista fieramente atlantista, che ha pure promesso tagli al bilancio per far tornare i conti in ordine: la disciplina fiscale è la sua massima priorità. Il debito pubblico finalandese è solo al 76% e Helsinki fa già parte dei frugali nell’Ue, posizione che ora si acuirà ulteriormente. Alle sue spalle gli euroscettici di “Veri finlandesi” di Riikka Purra con il 20% dei voti e 46 seggi: il loro motto è “prima la Finlandia”, difendono le piccole imprese, combattono l’immigrazione, puntano al lungo periodo a lasciare l’Ue e vorrebbero spostare al 2050 la transizione energetica per avere “maggior equilibrio” con l’economia. Solo terza la sinistra di Marin, fermatasi al 19,9% e 43 seggi.
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Un Paese spaccato perfettamente in tre, che registra anche la debacle dei Verdi e la buona tenuta del Centro (12,5%) che sarà decisivo per la formazione del governo (servono 101 seggi per la maggioranza). Proprio per questa necessità di formare alleanza, al potere potrebbe arrivare anche il partito dei “Veri finlandesi” di destra. Il vincitore Orpo ha detto che per prima cosa proverà a formare l’esecutivo con i secondi arrivati e solo in extrema ratio convergerà verso la “grande coalizione” con Sanna Marin.
La reazione della Lega
Commenti positivi al risultato finlandese arrivano anche dall’Itilaia. “Le elezioni in Finlandia certificano la crescita degli alleati della Lega mentre la sinistra perde voti, seggi e maggioranza – scrivono le fonti del Carroccio – L’auspicio è che il prossimo governo possa condividere alcune battaglie di buonsenso, al fianco del nostro esecutivo, come quella a favore dei biocarburanti”.