Politica

Foibe e Shoah: io, ebreo, vi spiego perché l’Anpi sbaglia - Seconda parte

Auschwitz fu un esempio industriale di genocidio. Ma la circolare del Miur sulle foibe era corretta

Ha iniziato l’Anpi con un suo comunicato «Chiediamo urgenti lumi al Ministro dell’Istruzione su questa comparazione che consideriamo storicamente aberrante e inaccettabile», alla quale ha fatto eco l’onorevole Pd, Emanuele Fiano, che ha detto la sua in un altro comunicato «nel profondo cordoglio che tutta l’Italia deve per l’orribile tragedia delle Foibe e nel grandissimo rispetto che oggi celebriamo con il Giorno del Ricordo, il paragone che un documento del Ministero dell’Istruzione fa tra progetto di sterminio totale del popolo ebraico e il massacro delle Foibe ad opera delle truppe titine è totalmente sbagliato».

E tutto questo perché il Dottor Stefano Versari ha messo in evidenza l’ovvio? E cioè che i titini volevano “piegare e culturalmente nullificare” le popolazioni italiane di Istria e Dalmazia esattamente come i nazisti volevano fare con gli ebrei europei? Non serve un genio per capire che non c’è stato nessun paragone fra i due eventi storici sia per il numero delle vittime sia per come i massacri sono stati eseguiti, come non serve un genio per capire che si tratta di una polemica inutile e strumentale che serve solo a distrarre l’attenzione sulla giornata del ricordo delle Foibe per portarla da qualche altra parte con la speranza che passi in fretta e non lasci nessun segno.

L’ipocrisia dell’Anpi nel difendere gli ebrei

In pratica indicare la luna con la speranza che in molti guardino il dito. Probabilmente, e dal suo punto di vista, l’Anpi ha anche ragione perché ha molto da nascondere sia in quel capitolo di storia che riguarda le Foibe sia tutto ciò che accadde a guerra finita. Capitolo sul quale preferisce mettere una cortina di fumo anziché chiedere perdono. Che poi la polemica sia partita proprio dall’Associazione Partigiani d’Italia, grande difensore degli ebrei morti ma bravissima a contestare, lo vediamo tutti i 25 aprile da quando sfila lo striscione della Brigata Ebraica, quelli vivi che si difendono, lasciatemelo dire ha un qualcosa che sa di ridicolo e grottesco. Anche perché difendere il ricordo della Shoah non è compito suo ma delle organizzazioni ebraiche italiane ed europee, anzi, e di questo ne sono sicuro, il suo continuo intromettersi in questi temi non è gradito da molti ebrei italiani.

Per quello che riguarda l’onorevole Fiano credo che un uomo della sua intelligenza, spessore e cultura, non possa non aver capito il senso della circolare del Miur e credo anche che si sia erroneamente fidato dell’Anpi senza approfondire il tema prima di rilasciare il suo comunicato, non vedo altre spiegazioni. L’unica domanda che mi pongo è: come mai in questo caso la sua reazione è stata immediata mentre pochi mesi fa, quando durante una manifestazione a Milano ci sono state delle grida in arabo “morte agli ebrei” la sua voce, e quella della Presidente Ucei (Unione delle Comunità Ebraiche d’Italia) signora Noemi Di Segni, le abbiamo sentite solo a giorni di distanza e solo dopo pressioni arrivate dalla quasi totalità del mondo ebraico italiano? Non sarà stato forse per ordine di scuderia Pd? Pensare male è peccato, ma spesso ci si azzecca, e come diceva il sommo poeta “ai posteri l’ardua sentenza”.

Michael Sfaradi, 11 febbraio 2022

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