Che il d-day del green pass sarebbe stato un caos totale lo si sospettava. Non tanto, o non solo, per le proteste dei portuali di Trieste o per le ire degli autotrasportatori beffati dalle regole a favore degli stranieri. Ma perché lungo lo stivale si stanno creando delle situazioni che definire paradossali è davvero un eufemismo. Prima su tutte, la decisione di alcuni comandi dei carabinieri di “sfrattare” dalle camerette i militari sprovvisti di green pass. Il caso, denunciato ieri dal Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC), pare essere rientrato dopo la nota di chiarificazione del Comando dell’Arma. Ma le sorprese non sono finite qui. “Mi hanno informato – spiega a Nicolaporro.it Massimiliano Zetti, segretario generale di NSC – che alcuni comandanti con molta fantasia hanno chiesto ai militari senza lasciapassare di presentarsi ogni giorno davanti alla caserma per comunicare che sono sprovvisti del passaporto sanitario”.
La procedura standard, applicata in tutte le amministrazioni d’Italia, prevede invece che se un dipendente (pubblico o statale) non si è né vaccinato né fornisce prova di un tampone negativo, questo viene messo in assenza ingiustificata fino al 31 dicembre, giorno di scadenza del decreto sul green pass (salvo proroghe). Ovviamente il malcapitato se ne starà a casa senza beccare un euro di stipendio, come voluto dal governo Draghi. E senza possibilità di rientrare nei ranghi a meno che non si sottoponga alla vaccinazione o non presenti un test anti-Covid.
A livello di controlli nell’Arma funziona così: “Quando uno arriva in caserma – spiega Zetti – il militare addetto al controllo compila una scheda di constatazione e la invia al comando. Da quel momento il carabiniere viene messo in assenza ai sensi del decreto legge numero 127 del 2021”. Il problema arriva dopo. In teoria, continua il sindacalista, il carabiniere non vaccinato “dovrebbe rimanere assente fino al 31 dicembre o finché non presenta un green pass”. Ma a quanto pare non sempre accade così. “Al Battaglione Carabinieri di Mestre, lo stesso in cui quattro militari sono stati cacciati dalla camerata alla mezzanotte di ieri perché sprovvisti di lasciapassare, è stato loro detto che tutti i sacrosanti giorni devono presentarsi alla porta per comunicare la mancanza di certificazione”. Zetti la definisce una sorta di “obbligo di firma per chi non si è vaccinato“. Si tratta di una iperbole, ma rende bene l’idea. “È ridicolo, non ha riscontro in nessuna amministrazione d’Italia. Ma come si inventano cose del genere? È pura follia”.