Cos’altro sono le rivolte francesi se non il BLM formato esportazione? E cosa è il tentativo di rimuoverne le cause se non cattiva coscienza? Le profezie di Giovanni Sartori, di Oriana Fallaci, di Giovanna Maglie si avverano spietate ma la sinistra, politicamente e moralmente responsabile, nel segno dell’ irresponsabilità, rimuove a livelli indecenti. Eppure quelle profezie erano chiare, restano chiare: l’islam fanatico ha due modi per imporsi su un occidentale groggy, incapace di reagire: o con i saccheggi, con la rivolta violenta che non è figlia del disagio ma del rifiuto di compenetrarsi; oppure facendo un partito formalmente democratico che prende la maggioranza relativa e subito si trasforma in teocratico e instaura la sharia. Magari anche le due cose insieme.
Macron in Francia, come gli altri in Europa, è incapace di fare fronte e da sinistra adotta soluzioni autoritarie e repressive che piacciono alla destra antilibertaria, il cortocircuito mirabile che mette d’accordo tutti. Ogni volta che non si sa risolvere una emergenza, la soluzione è chiudere tutto, il restate in casa che serve a prendere tempo, aspettando che la tormenta passi da sé. Ma che altro fare il capo francese mentre il paese brucia, esplode, migliaia di giovani scatenati distruggono tutto e si stimano in 2,5 milioni i fondamentali possibili, in grado di organizzare e mettere in atto stragi religiose?
Si stimano: nessuno sa davvero quanto siano e dove siano, come dimostra la vicenda fiorentina della piccola Kata, svanita a 5 anni da un reclusorio di migrati tollerato dal Comune. Effetti della sciagurata politica onirica della sinistra che in trent’anni ha distrutto il possibile e l’impossibile, ha sbagliato l’impensabile su tutto, migranti, gestione del territorio, controllo dell’energia, sistemi di transizione sociale e ambientale. Un disastro epocale, che ha del demoniaco al punto da avere minato perfino l’autorità resiliente della Chiesa, del tutto svuotata, inadeguata, rinnegata da milioni e milioni di fedeli per ottime ragioni che vanno dai nuovi peccati, incomprensibili, all’essersi riciclata in agenzia sociale.
E questa volta la crisi non pare reversibile, ma definitiva se la Chiesa non trova parole per difendere il suo Cristo derelitto in una esibizione depravata in piena Unione Europea; se non sa che accodarsi alle pretese più malate e deliranti del microuniverso gender che non sa più come definirsi, gli mancano le lettere dell’alfabeto, Lgbtqai+, ma che più più più, menomenomenomenomeno. E questo microcarnevale dai molti affari e dalle molte assurdità adesso pretende, e ottiene dal capo della polizia, la rimozione sulle divise dei poliziotti dello stemma del Regno Unito, la Union Jack con un bordino blu per ricordare gli sbirri caduti in servizio.
Nessuna fiaccola per loro, nessun cordoglio o rispetto, i gendarmi sono vuoti a perdere, carne morta ancora in vita. Non si sa come, non si capisce perché, ma al microcosmo gender dà fastidio, li fa sentire discriminati. Un modo di procedere demenziale, che fa giustizia di oltre duemila anni di logica da Aristotele a Godel, ma tanto la logica chi la rispetta più. Nel vale tutto si può dire di tutto senza argomentarlo, con la pura forza della follia; neanche del numero, perché questi squilibrati restano infima minoranza, e già che si impongano, che possano condizionare il capo della polizia di una potenza occidentale dimostra la mancanza di logica politica per non dire di salute mentale della società organizzata.
Per questo modo di procedere, a mandria pazza, si proibisce tutto e si sostituisce con vertigini di niente. L’individuo percepito, la creazione Stranamore, l’utero noleggiato con donna ignota intorno, la macchina che non è una macchina, è una navicella elettrica che prende fuoco, che esplode, ma un pugno di burocrati fanatici la impone su mandato di alcune lobby di petrolieri che si riverginano in funzione affarista, i cosiddetti cappotti sulle case, la rivoluzione ecologica dell’alienato Timmermans che vuole il ritorno allo stato di natura dei dinosauri, i dieci o cento miliardi di dosi di un preparato sperimentale che non immunizza ma i cui effetti maligni si risolvono negandoli.
Che cosa vuole questo microcosmo o lobby gender che più la negano e più sta ovunque, nei media, nella politica, nella finanza e ogni mattina trova nuovi modi per scavare il pozzo della demenza? È semplice, vogliono un mondo a loro dimensione e sotto il loro controllo. Pieno di nemici immaginari, di pretese irrealizzabili o innaturali, di ossessioni non spiegabili come la sottile linea blu sulla bandiera britannica da strappare dalle divise degli agenti. E li accontentano, sapendo che non servirà a tenerli buoni, a farli ragionare.
Stando così le cose, si spiegano benissimo le rivolte furibonde dei rifugiati, dei fuggiti, dei loro discendenti che rifiutano qualsiasi mano tesa e perfino i privilegi di cui vengono gratificati a pregiudizio dei nativi, in un cupio dissolvi che non lascia speranze, margini, lascia solo cenere e fumo di rovine. Come quel balordo diciassettenne originario dello Sri Lanka che a Roma ha sbudellato una coetanea in suo soccorso, lui che voleva spacciare e stuprare in santa pace, e i “Nessuno tocchi Caino” lo difendono.
Max Del Papa, 2 luglio 2023